Tour gastronomico tra i primi piatti. La Basilicata

Mercoledì 26 settembre 2018 – ore 20,30

Cucina Eliseo, Via Nazionale, 183 – Roma

La prenotazione è obbligatoria

L’Associazione Club Gourmet in collaborazione con Cucina Eliseo propone un viaggio golosamente ideale attraverso le regioni italiane per scoprire le peculiarità e le tipicità del territorio nazionale.
Venti appuntamenti, ognuno dei quali dedicato ad una regione, con al centro la preparazione più rappresentativa, tradizionale, storica e tipica: il primo piatto.
Venti cene in cui si gusteranno di volta in volta tre dei piatti più emblematici della regione di turno, riprodotti utilizzando le antiche e tradizionali ricette, quelle che avrebbero gustato Pellegrino Artusi o le nostre nonne, realizzate con l’utilizzo dei prodotti tipici regionali grazie alla collaborazione con diversi produttori e alla loro partecipazione attiva tramite la quale ci faranno conoscere le straordinarie particolarità dei loro prodotti.
Non poteva mancare il vino, ad ogni piatto saranno infatti abbinati i vini tipici della regione, rappresentati da una o più cantine, per scoprire anche i vitigni autoctoni del territorio.
Un’iniziativa golosa e accattivante per raccontare l’Italia e scoprirla attraverso un viaggio tra i sapori più tipici e schietti.
La serata avrà luogo in una location d’eccezione, il ristorante Cucina Eliseo inserito nel foyer del Teatro Eliseo di via Nazionale, un luogo ricco di arte e di poesia che renderà la serata ancora più speciale.
Mercoledì 26 settembre sarà la volta della Basilicata, incastonata fra le montagne e il mare, ha una tradizione gastronomica varia e ricca di sfumature con sapori semplici ed intensi che la fanno apprezzare anche al di fuori dei confini regionali.
Nel corso della serata saranno proposti ed elaborati i peperoni cruschi di Masseria Agricola Buongiorno, le mozzarelle di bufala del caseificio La Fattoria, l’olio evo dell’oleificio Trevisi, i prodotti selezionati da High Quality Food e i vini di Masseria Cardillo abbinati dal sommelier di Metre srl.

IL MENU DELLA SERATA

ANTIPASTO
Mozzarella di bufala
Ricotta di bufala
Bruschetta con Ciaudedda (verdure miste con lardo)
Bruschetta con olio evo
__
I PRIMI PIATTI
Spaghetti con cipuddata: baccalà e cipolla

Strascinate ammuddicate con peperoni cruschi

Orecchiette con salsiccia lucanica
__
DOLCE
Fantasia dello chef ispirata alla regione

Per info :
clubgourmetroma@gmail.com
http://www.clubgourmet.it
Facebook: Club Gourmet Roma

 

Mantova “processa” Mussolini settant’anni dopo

COMUNICATO STAMPA

Con qualche annetto di ritardo – ma si sa, in Italia la giustizia è lenta! – si apre sabato a Mantova il “Processo a Mussolini”.
Questo, perlomeno, il titolo del convegno promosso dalla giornalista de “Il Giornale”, Simona Di Rutigliano, con la collaborazione di Paola Bulbarelli, a seguito dell’altrettanto tardiva revoca, nelle scorse settimane, da parte del Comune di Mantova, della cittadinanza onoraria che la città dei Gonzaga aveva concesso al dittatore nel 1924.
Un periodo durante il quale, tra l’altro, sarebbe stato complicato negargliela!
Sull’utilità di revocare oggi una cittadinanza ad un uomo morto settantatre anni fa, novantaquattro anni dopo avergliela concessa, si confronteranno alcuni esponenti della cultura, del giornalismo e della politica mantovana e italiana.
Nella sala delle Capriate della chiesa di Sant’Andrea in piazza Leon Battista Alberti, domani alle 18.00, moderati da Simona Di Rutigliano, parleranno Niky Marcelli, scrittore e giornalista Rai; Davide Mattellini, cronista politico de “La Voce di Mantova”; Werther Gorni, direttore de “La Nuova Cronaca”; Pier Luigi Baschieri, capogruppo di Forza Italia al Comune di Mantova; Roberto Archi, dirigente scolastico e Manuel Negri, dirigente di “Progetto Nazionale”.

 

“Alters” debutta a teatro.

Al Teatro Stanze Segrete di Roma il debutto di “Alters”, che affronta una tematica legata alla psicologia femminile, tratto dall’omonimo corto scritto e diretto da Marianna Adamo.

COMUNICATO STAMPA

Sarà in scena dal 20 Febbraio al 4 Marzo al Teatro Stanze Segrete, in Via della Penitenza 3, “Alters”, tratto dal cortometraggio dal titolo omonimo, che vede al suo debutto come regista ed autrice teatrale, Marianna Adamo, anche interprete principale assieme ad Emiliano Coltorti.
L’idea del corto ‘Alters’, che ha vinto il premio Rai Cinema Channel, è nato dalla volontà di affrontare una tematica delicata legata alla psicologia femminile: il disturbo dissociativo di identità.
Nina e Massimo si incontrano in un “non luogo” dove ogni giorno prendono forma, desideri e paure . Lì , dove nessuno può entrare, le loro identità si trasformano e si confondono. Inventano un presente per scappare da un terribile passato…ma forse non basterà per percorrere la strada del futuro.
In questo contesto, tra momenti intensi e con una punta d’ironia, scopriremo le loro vite e le loro storie e insieme decideremo del loro destino.
La scenografia sarà costituita da pochi elementi, un ambiente freddo che sarà “colorato” solo dalla loro presenza. Un ambiente ostile che ospita, di volta in volta, l’identità che decide di venire alla luce. L’apporto degli attori in questo contesto è di fondamentale importanza, saranno loro a dare significato al contesto altrimenti “grigio” e privo di senso.

Alters”- Scritto e diretto da Marianna Adamo
Con Marianna Adamo ed Emiliano Coltorti
Teatro Stanze Segrete
Via della Penitenza, 3 tel. 06.6872690 / 3889246033
Dal Martedì al Sabato ore 21.00 – Domenica ore 19.00

Ufficio Stampa: Loredana Filoni
redazione@lfmagazine.it

 

Le Arance della Salute di AIRC tornano sabato 27 gennaio

Comunicato stampa
0 sigarette, 5 porzioni di frutta e verdura, 30 minuti di attività fisica: tutti possiamo fare la nostra parte per ridurre il rischio di cancro. I volontari dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro saranno in 2.500 piazze e oltre 600 scuole con ‘Le Arance della Salute’, il primo appuntamento dell’anno per sostenere il lavoro di 5.000 ricercatori e promuovere l’importanza dei corretti stili di vita nel prevenire il rischio di cancro.

Sabato 27 gennaio l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro inaugura il nuovo anno di raccolta fondi insieme ai suoi volontari impegnati in oltre 2.500 piazze per distribuire “Le Arance della Salute”, frutto simbolo dell’alimentazione sana e protettiva grazie alle sue straordinarie proprietà. AIRC ha infatti scelto le arance rosse italiane, che contengono gli antociani, pigmenti naturali dagli eccezionali poteri antiossidanti, e circa il quaranta per cento in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi.

Con una donazione di 9 euro sarà possibile ricevere una reticella da 2,5 kg di arance e una speciale Guida con preziose informazioni su alimentazione e cancro. Inoltre spazio a gustose e sane ricette a base di arance, firmate dagli chef de La Cucina Italiana, per portare, ogni giorno, sulle nostre tavole un pieno di vitamine.

La battaglia contro il cancro acquisisce ogni giorno nuovi strumenti grazie ai progressi della ricerca, ma è sempre più riconosciuta l’importanza dei corretti stili di vita. Il cibo che consumiamo diventa un alleato per la prevenzione, se insieme eliminiamo i fattori di rischio più importanti come il fumo e la sedentarietà. Oggi sappiamo che un tumore ogni tre potrebbe essere curato per tempo se tutti aderissimo ai protocolli di screening e di diagnosi precoce. Ma c’è di più: un tumore ogni tre potrebbe non svilupparsi per nulla se tutti seguissimo stili di vita salutari.

Alcuni tipi di tumore in particolare sono più sensibili agli effetti del cibo. La conferma viene da grandi studi internazionali, come EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), realizzato grazie anche al contributo di AIRC. Per oltre vent’anni i ricercatori hanno osservato le abitudini alimentari dei cittadini europei e i risultati confermano che esofago, stomaco e intestino – gli organi più direttamente coinvolti – sono quelli che beneficiano maggiormente delle abitudini preventive.

La sana alimentazione però non basta. È importante associare a una dieta equilibrata anche un’attività fisica regolare – anche solo 30 minuti di camminata al giorno – che contribuisce a diminuire del 20-40% il rischio di tumore al colon, all’endometrio e del polmone, oltre a influire sulla prevenzione del cancro al seno.

“Grazie ai progressi della ricerca e alla sempre maggiore conoscenza del sistema immunitario, oggi sappiamo che è possibile allenare le nostre difese naturali affinché siano sempre pronte a proteggere, nel modo migliore, il nostro organismo – sottolinea Alberto Mantovani, ricercatore AIRC, Direttore Scientifico IRCCS Istituto Clinico Humanitas e docente Humanitas University – È sempre più evidente che lo stile di vita costituisce per il nostro sistema immunitario una vera e propria palestra, perché ne influenza il funzionamento. 0-5-30 è la formula vincente da adottare ogni giorno: 0 sigarette, di qualunque tipo, 5 porzioni di frutta e verdura e 30 minuti di esercizio fisico moderato”.

L’immagine della campagna delle Arance della Salute vede protagonisti Andrea De Censi, ricercatore e direttore dell’Oncologia medica presso l’Ospedale Galliera di Genova, in rappresentanza dei circa 5.000 scienziati sostenuti da AIRC. Accanto a lui Elisa, una dei 20.000 volontari dell’Associazione: “Credo sia fondamentale stare sul campo. Non essendo ricercatrice questo è l’unico modo in cui posso dare una mano.

Francesca Stajano e Raffaello Sasson nuova coppia del cinema internazionale

Nelle foto la coppia cinematografica internazionale formata dal regista sceneggiatore e produttore Raffaello Sasson e l’attrice sceneggiatrice e produttrice Francesca Stajano in giro per il mondo con Frammenti.
Fondatori della Compagnia del Brivido con la quale hanno prodotto e lavorato rispettivamente come regista autore e attrice autrice gli spettacoli Parenti e serpenti, La mia vita per la musica, Allora come va?
Fondatori della 39step production, producono Hard Boiled Appuntamento alle 11 in punto, Il Demonio, ottengono riconoscimenti e Premi Internazionali con Frammenti/Fragments del quale é in preparazione il lungometraggio.
Coppia anche nella vita, dopo otto anni di fidanzamento e di lavoro artistico insieme, si sono sposati il 21 Agosto del 2017.

Ufficio stampa Giò Di Giorgio
ufficiostampagiodi@gmail.com IMG-20180120-WA0006[10456]

“Social Mente Pericolosa”. Salomè Da Silva diretta dalla madre Francesca Berger

COMUNICATO STAMPA

Di Gabriella Sassone
DEBUTTO GIOVEDì 25 GENNAIO ORE 21
TEATRO PETROLINI VIA RUBATTINO, 5 (TESTACCIO)

Torna in scena a grande richiesta, solo per 4 sere, dal 25 al 28 gennaio 2018 al Teatro Petrolini di via Rubattino 5, il divertente e attualissimo “Social Mente pericolosa“, già definito lo spettacolo teatrale rivelazione della stagione. Ne è protagonista la giovane e bellissima Salomè da Silva, attrice, doppiatrice e “Microfonina” del Maurizio Costanzo Show. Una figlia d’arte a tutto tondo, destinata dalla nascita ad emergere: il padre è il calciatore brasiliano João Batista da Silva; la madre è l’ex attrice, scrittrice, regista e sceneggiatrice Francesca Berger, moglie da 24 anni di Helmut Berger, che l’ha praticamente cresciuta. Salomè e Francesca hanno scritto insieme il testo, di cui la Berger cura la regia, i costumi e alcuni video che accompagnano lo show. Lo spettacolo, che prende di mira con lucida ironia il mondo dei social network, Instagram, Twitter, Facebook, Whats App, è una vera chicca. Salomè, che si trasforma in vari personaggi, donne “social addict” o meglio “social victims”, si dimostra un autentico “animale da palcoscenico”, in grado di far divertire e sorridere in quello che è un vero e proprio “one woman show”. Nelle due ore on stage, Salomè, come una Fregoli in gonnella, cambia continuamente abito (passa dalla soubrette anni ’90 alla donna delle pulizie toscana, dalla borgatara fake alla ragazza pugliese, dalla scatenata influencer emiliana alla fatale francesina, per poi trasformarsi in Suor Celestina, in una leggerissima Ofelia, una divertentissima Poppea, per finire ballando sulle note di “Alejandro” di Lady Gaga). Cambia ovviamente anche accento per ogni personaggio (dal pugliese al bolognese, dal romanaccio al francese). Ad accompagnare Salomè sul palco, giusto per i cambi d’abito, due cantanti ventenni, Lorenzo Angelone (baritono) e Matteo Di Nunzio (tenore), che riempiono il tempo necessario ad entrare e uscire dai personaggi che sono un assemblage di caratteri femminili stravaganti e paradossali. Quasi fossero due youtubers, i due entrano in questo spazio temporale illusorio, tra reale e virtuale, con dei brevissimi interventi live legati all’uso spasmodico che nel quotidiano si fa degli allegri post, meme e aforismi su Facebook; interventi che aiutano a narrare un mondo apparentemente semplice, ma in realtà denso di contenuti e complesso, quasi la musica sopravvivendo all’algido tecnologico resti l’unico collante di due universi estremi.
Insomma, lo spettacolo mette alla berlina i tic e le manie dell’era digitale, dove si vive con lo Smartphone in mano ma non si colloquia più, dove ci si sente amati solo a colpi di “like”, dove ci si piazza davanti a una tastiera per non sentirsi soli. Ma dove si può diventare anche dei feroci “haters”, pieni di livore e cattiveria. Personaggi che, come con un telecomando, cambiano velocemente luogo e tempo, come sta accadendo nella società, dove ormai connettendosi alla rete si accede ad un universo senza tempo e privo di uno spazio definito che usa il linguaggio di comunicazione globale dei social network. “La nostra è una farsa sul sociale, il cui tessuto si snoda in un mondo esasperato che dilaga, ma che di reale apparentemente non ha nulla, eppure esiste con aspetti fuorvianti. Sempre sorridendo, con grande ironia, abbiamo voluto spiegare con estrema leggerezza le direzioni che si intraprendono con l’uso smodato dei social e le annesse dipendenze da disconnessione; mettendo in evidenza l’insorgenza di una serie di atteggiamenti e comportamenti atipici di chi ormai confonde la realtà con quella virtuale”, spiega Francesca Berger. Che ha voluto infarcire lo spettacolo con l’irruzione di alcuni cortometraggi da lei diretti, realizzati con la sua troupe di videomaking, Gabino Curtidor e Stefano Ricco, con l’intento di offrire delle alternative ai nativi virtuali.

 

Tania Welz. Le trame del mondo

24 gennaio – 15 luglio 2018
VERNISSAGE 24 gennaio ore 18:00 – 21:00

 

Inaugura mercoledì 24 gennaio 2018, presso il Boutique Hotel & Art GalleryPiazzadispagna 9” di Stefania Grippo, l’importante personale dell’artista internazionale Tania Welz dal titolo Le trame del mondo. Interlacement.
Il progetto espositivo, a cura di Raffaella Salato, comprende oltre una ventina di arazzi contemporanei – realizzati tra il 2010 ed il 2016 – perlopiù di grandi dimensioni, in dialogo con altre opere più piccole che formano tra loro suggestivi polittici e affiancati da alcuni preziosi disegni preparatori che illustrano la genesi della ricerca di questa artista, raffinata ed unica nel suo genere.
Tania Welz, tedesca di nascita ma romana d’adozione, interpreta il mondo che la circonda attraverso una sapiente gestione della materia e del colore, ed applica questo suo talento ad un mezzo espressivo potente ed originale: l’arazzo astratto. Come i pittori utilizzano la pennellata per rendere visibili i loro moti interiori, questa artista sceglie le masse materiche (juta, seta, cotone, velluto, lana), che lacera, sfibra, brucia, ricuce e assembla, associando spesso i tessuti ad altri elementi come metallo, rami, frammenti di specchi, e molto ancora. Con il proprio lavoro, la Welz intende esprimere la propria percezione della società attuale, lacerata da conflitti di varia origine, ma ancora tesa verso una speranza di dialogo e di ricomposizione, e lo fa con un approccio di grande effetto e intensamente contemporaneo.
La mostra si inserisce nel più ampio progetto di Stefania Grippo, interior designer e ideatrice di “Piazzadispagna9”, luogo in cui la sua natura di designer incontra quella di animatrice culturale. Nato nel 2014, questo progetto sperimentale in cui convergono arte, design, artigianato e moda – che si fregia della magnifica vista su una delle piazze più belle di Roma e di un’eccezionale cura degli interni – si arricchisce di una programmazione regolare di mostre d’arte contemporanea. Gli artisti sono selezionati personalmente da Stefania Grippo, in linea con le più moderne tendenze internazionali, in uno scambio biunivoco – filtrato dalla loro identità e dalla loro ricerca espressiva – tra l’imponente esterno e lo spazio interno dell’hotel.
“Piazzadispagna9”apre dunque l’accoglienza all’arte, e non è un caso che l’appartamento nel 1800 fosse di proprietà dell’artista tedesco Franz Catel, che lo rese uno dei salotti artistici più illustri della Capitale.

Nata a Monaco di Baviera, Tania Welz vive e lavora a Roma da più di venti anni.
Welz iniziò la sua carriera come pittrice ma si accorse ben
presto che la superficie bidimensionale della tela limitava
la sua creatività. Questo la spinse ad apportare elementi
 scultorei al suo lavoro ma, allo stesso tempo, volle evitare
la relativa plasticità associata alla scultura tradizionale.
Si rivolse così a sperimentare una gamma di materiali e 
superfici trasformandoli in grandi arazzi astratti. Fra le sue principali mostre ricordiamo: World Art Dubai, Showcasing winning artwork ‘All you can(not) leave behind’, 4 th International Emerging Artist Award 2016, Dubai, EAU; WIA Expo 2015 (Warsaw International Art), Varsavia, Polonia, 2015; 8th international fiber art biennale 2014, Nantong, China; Premio internazionale Limen arte 2011 Vibo Valentia, Italy, 2012; Festival internationale dell’arte, Embassy of Iraq, Roma, Italy, 2011; Opera Unica Rome, Italy, 2010; RvBArts Rome, Italy, 2010; Qibab Art Gallery Abu Dhabi, UAE 2010. Tra i premi vinti: 2010, 25th Annual Chelsea International Fine Art Competition selected by Juror Ms. Megan Fontanella, Assistent curator, Solomon R. Guggenheim Museum, New York; 2016, 4th International Emerging Artist Award, Dubai, vincitrice nella categoria ‘mixed media’. È presente nella Collezione privata Dutch Railway Network Prorail.

Contatti: Raffaella Salato – r.salato@hotmail.it

Boutique Hotel & Art Gallery “Piazza di Spagna 9”
Piazza di Spagna, 9 – Roma 00187
Tel. 06.6992145
http://www.piazzadispagna9.it

Massimo Venturiello e Prisca Amori presentano il connubio Dante e Bach

Massimo Venturiello legge Dante, Prisca Amori suona Bach: è un incontro ai massimi livelli tra poesia e musica quello di mercoledì 24 gennaio alle 18.00 all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” nell’ambito dei concerti di Roma Sinfonietta (Auditorium “Ennio Morricone”, Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).
Introdotto da Lazzaro Rino Caputo, docente di Letteratura Italiana presso l’Università Roma2, Massimo Venturiello leggerà un canto di ciascuna delle tre cantiche della Divina Commedia: il primo dell’Inferno, il secondo del Purgatorio e il trentatreesimo e ultimo del Paradiso. Alle terzine di Dante Alighieri si alternerà la musica di Johann Sebastian Bach, precisamente brani delle Partite e Sonate per violino solo, nell’esecuzione di Prisca Amori.
Oltre mille chilometri e quattrocento anni separano Dante e Bach, ma questi due grandi spiriti rivelano segrete e misteriose affinità, instaurando tra loro un dialogo profondo, che annulla ogni distanza.
***********
Allego comunicato completo, bio e foto.

Cordiali saluti,
Mauro Mariani
Ufficio stampa dell’Associazione Roma Sinfonietta
m.mariani.roma@gmail.com

Prisca Amori2

Fazil Say in concerto nell’Aula Magna della Sapienza

Fazil Say torna a Roma con le musiche che ama di più.
Nella sua esecuzione i “Notturni” di Chopin sono sognanti e poetici
e l’ “Appassionata” di Beethoven trabocca di veemente passione.
Conclude con una sua composizione dedicata ad Atatürk
in prima esecuzione italiana

“Bisogna sentirlo, questo giovane suona come un diavolo”: a dire queste parole a proposito di Fazil Say, diventate proverbiali, è stato il compositore tedesco Aribert Reimann, dopo aver ascoltato il pianista turco quando aveva solo diciassette anni. Da allora Say ha suonato con tutte le principali orchestre americane ed europee e con importanti direttori, elaborando un vasto repertorio, che va da Bach a Beethoven, dai romantici ai contemporanei. Adesso di anni ne ha quarantasette e continua a incantare il pubblico e la critica, che trovano che i suoi concerti sono diversi dagli altri, più spontanei, più aperti, più emozionanti.
È un interprete fuori dell’attuale main stream, che riduce tutto alla tecnica e all’immagine, mortifica le idee e rende gli interpreti uno uguale all’altro. Say è diverso, è sempre originale e trascinante e sa giungere al cuore dell’ascoltatore, un dono divenuto ormai raro nel mondo sempre più materialista e rigidamente programmato della musica classica. Nei giorni scorsi ha dovuto ripetere due volte nello stesso giorno un suo concerto ad Istanbul, per soddisfare il pubblico di oltre diecimila persone che voleva ascoltarlo.
È anche compositore, perché suonare e comporre sono per lui i due lati di una stessa medaglia, da quando la sua insegnante gli chiedeva di improvvisare ogni giorno sui temi del quotidiano, prima di dedicarsi agli abituali esercizi pianistici. Nelle sue composizioni Say accoglie gli stimoli più diversi e fa dialogare la musica classica europea con la tradizione musicale della Turchia, gettando un ponte tra oriente e occidente. Say ha le sue idee, non solo in campo musicale, e le esprime liberamente e con coraggio, come quando ha dedicato una sua composizione alle vittime della polizia durante le manifestazioni per Gezi Park ad Istanbul. Per alcuni tweet considerati ironici sull’Islam – un’accusa che egli respinge decisamente – ha subito anche un processo, conclusosi dopo quattro anni con l’assoluzione.
Fazil Say suonerà martedì 23 gennaio alle 20.30 a Roma nell’Aula Magna della Sapienza per i concerti della IUC. Inizierà con tre dei brani più noti di Chopin (il Notturno in mi minore op. 72, e i due Notturni in do diesis minore e in do minore, pubblicati postumi) a cui seguirà la Sonata in fa minore op. 57 “Appassionata” di Beethoven, che ad oltre due secoli dalla sua composizione continua a emozionare con la sua forza espressiva e le sue idee musicali rivoluzionarie, esaltate dall’interpretazione di Say. La seconda parte del concerto si aprirà con Erik Satie, eccentrico protagonista della vita musicale parigina tra diciannovesimo e ventesimo secolo, di cui Say eseguirà sei Gnossiennes, piccoli brani all’apparenza semplicissimi e innocui, ma assolutamente originali per la libertà del ritmo, degli accordi e della forma.
Say concluderà con due proprie composizioni, Black Earth e Yürüyen KöşkHommage à Atatürk, op. 72, quest’ultima è stata scritta nel 2017 ed è una novità per l’Italia. Black Earth si basa su una canzone di Aşık Veysel (1891-1973), famoso autore di ballate popolari turche e ultimo rappresentante di una tradizione millenaria finita con lui. Questa sua canzone parla di solitudine e perdita: alla fine tutto quel che rimane è la “terra nera” della sua regione natale di Sivas.
Yürüyen Köşk – Hommage à Atatürk, op. 7 – il cui titolo significa “il palazzo che cammina” – è un ampio brano diviso in quatto movimenti (Illuminazione – Lotta contro l’oscurità – Credere nella vita – Il platano) ed esiste in due versioni, per pianoforte solo – che costituisce la quarta parte di The Art of the Piano – e per quintetto. È ispirato ad un episodio della vita di Atatürk, il padre della Turchia moderna, che in una sua proprietà fondò una “fattoria del popolo” per incoraggiare le pratiche agricole moderne. Quando un platano crebbe così tanto da rendere necessario tagliarne un ramo per non danneggiare un edificio che sorgeva lì vicino, Atatürk decise piuttosto di spostare il palazzo di qualche metro, con una complessa opera di ingegneria. Poi donò al popolo turco questa proprietà e tutti gli altri suoi beni.

 

BIGLIETTI: Interi: da 15 euro a 25 euro, più prevendita
Giovani: under 30: 8 euro; under 18: 5 euro

INFO per il pubblico: tel. 06 3610051/52
http://www.concertiiuc.it
botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it

Ufficio Stampa dell’Istituzione Universitaria dei Concerti:
Mauro Mariani

m.mariani.roma@gmail.com

fazilsay01-c-marcoborggreve HD

Marco Tullio Barboni presenta “A spasso con il mago – Merlino “

Comunicato stampa

Sabato 27 gennaio alle ore 18,00 presso il Caffè Letterario di Via Ostiense 95 a Roma, la presentazione dell’opera di Marco Tullio Barboni “A spasso con il mago – Merlino e io” (Viola Editrice).

Marco Tullio Barboni appartiene a un’illustre famiglia che ha segnato tratti importanti del cinema italiano d’Autore. Lo zio Leonida è stato un magistrale direttore della fotografia, amatissimo da Anna Magnani; il padre Enzo, prima operatore alla macchina, poi direttore della fotografia e infine regista con lo pseudonimo di E.B. Clucher, ha legato gran parte della sua fama a film interpretati da Bud Spencer e Terence Hill e all’indimenticabile filone dei fagioli western. Frequentatore di set fin da bambino, l’autore è stato lui stesso regista e sceneggiatore, e ha proseguito la carriera familiare con caparbietà e notevole talento. Uomo di profonda cultura e variegati interessi, vede il suo prossimo futuro come scrittore e autore di nuovi testi teatrali, da tradurre anche in lingua inglese, anche da esportare in America, come per la sua prima creatura, “…e lo chiamerai destino” (Kappa Edizioni). Marco Tullio Barboni per motivi affettivi, tiene moltissimo a questo ultimo suo libro. Nell’occasione verrà anche proiettato un suo lavoro come regista, “Il Grande Forse”, cortometraggio di successo anche co-prodotto da Marco Tullio, dove il protagonista animale della pellicola è il medesimo del libro “A spasso con il mago”, cioè l’amato cane Merlino, oggi scomparso. Il cortometraggio vede la partecipazione di Philippe Leroy e Roberto Andreucci. La prefazione al volume è stata curata dal noto poeta e critico letterario Plinio Perilli. La presentazione al pubblico dell’opera si articolerà con la proiezione del corto per far entrare il pubblico dentro la vicenda reale di Merlino, per poi approdare alla vicenda letteraria, trattata da Simone Ceccano insieme all’autore. Le letture tratte dal libro, saranno declamate dall’autore e dall’attore Roberto Andreucci. Attraverso una passeggiata onirica che ricalca la passeggiata che Marco Tullio e Merlino hanno fatto ogni sera per anni, nel libro si snoda una vicenda magica e incantata, che commuove, fa riflettere, e aiuta a ritrovare un legame a tutti gli effetti d’amore, anche solo attraverso un sogno lucido come quello raccontato nel volume. Marco Tullio Barboni è stato recentemente tra i vincitori del prestigioso Premio Apoxiomeno 2017 a Firenze nella categoria Tv e Cinema.

Info su Marco Tullio Barboni: marcotulliobarboni.com

Ufficio Stampa : Occhio dell’Arte (referente Lisa Bernardini, Presidente Occhio dell’Arte)

http://www.occhiodellarte.org

Mail :occhiodellarte@gmail.com
Da sx Marco Tullio Barboni con Roberto Andreucci