A Roma, lo chapitre mondiale dei vip dell’eccellenza enogastronomica

COMUNICATO STAMPA POST EVENTO

Nella Sala della Protomoteca del Campidoglio, si sono ritrovati da tutto il mondo le Dame e gli Chevalier della più antica e prestigiosa Confrerie Mondiale de la Gastronomie Chaine des Rotisseurs. Una convention di 4 giorni per festeggiare i 50 anni
della Confraternita in Italia e rendere Roma Caput Mundi anche fra i 400 amateur, i
gourmand ed i professionnel arrivati da tutto il mondo. Per la prima volta in Italia a presiedere la cerimonia di investitura cavalleresca il Presidente ( Bailli) Mondiale Yam
Atallah, uno dei più famosi avvocati e businnessman di Parigi. L’antica
Corporation e della Chaine des Roitisseurs ( la catena degli arrostitori-cuochi) fondata nel 1248 dal Re Santo Luigi IX ha ancora oggi il compito di tutelare i valori della buona tavola, della buona cucina, dell’amicizia e dell’affraternamento tra i soci.
A siglare lo Chapitre l’abilissima Chargè de Mission National Anna Accalai che oltre ad esser riuscita a far aprire le porte e le stanze di molti Palazzi e Musei di Roma, sino al Serapeo di Villa Adriana, per deliziare i palati degli esigenti soci, ha organizzato
cene e pranzi ( addirittura in tre ristoranti contestualmente), dalla Terrazza del Mirabelle, a quelle dell’Aventino sino ai saloni barocchi di Palazzo Brancaccio, tutte griffate dagli stellati Stefano Narducci, Marco Martini, Luca di Pirro, Fabio Baldassare
e dai Maestri Dolcieri Alfonso Pepe.
Ma l’evento più atteso per la maestria e la magia della ineguagliabile vista sulla Città Eterna, è stata la cena dal pluristellato Chef Heinz Beck, alla Terrazza adiacente al ristorante La Pergola.
Un menu appositamente ideato per omaggiare le diverse nazionalità dei cento fortunati soci, a cui il Maestro Beck, vincitore del premio “Five Star Diamond Award” ha donato
grandi emozioni anche attardandosi a chiacchierare e raccontare i piatti dagli attesi “fagottelli La Pergola” al filetto di San Pietro in crosta di liquirizia su crema di mandorle con gamberi al limone, all’incanto della sfera ghiacciata di Melograno su crema di
gianduia del Maestro Patissier Giuseppe Amato.
Il Bailli Deleguè d’Italie il chirurgo Roberto Zanghi ha cosi commentato la cena: ” ogni piatto del maestro Beck è una visione, un misurato equilibrio di profumi e i sapori della natura.” Presenti alla cena anche l’amministratore delegato del Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotels & Resorts Alessandro Maurizio Cabella, insieme ai Bailli Deleguè di Dubai, Miami, Tokio, Svizzera, Monaco e molti dei Bailli Regionali italiani tra cui l’esperta di diritto alimentare avv. Antonella Sotira Frangipane, Bailli Amphisya Calabria.

 


 

Un pomeriggio a sostegno della consapevolezza sull’autismo

 

ROMA NEL BLU

 

Giovedì 26 aprile dalle ore 17.00 alle ore 20.00

 

Cappella Orsini – Via di Grotta Punta 21, Roma

 

 

Vendita a libera offerta

 

Disegni dei bambini austici Tunisini

 

 

Per dimostrare i risultati concreti raggiunti dopo le sedute di zooterapia

 

Il ricavato sarà devoluto all’associazione no profit Centre Hippique Mahdia di Gabriella di Camerana

 

per donare sedute di I.A.A. ( interventi assistiti con animali) ai bambini meno abbienti della Regione del Sahel

 

e la salvaguardia dei Ponies di Mogods, razza autoctona minacciata di estinzione, che mediano le loro attività di ippoterapia.

 

Organizzato da : Giovanna Corrias Lucente rappresentante del Centre Hippique Madhia 

 

Si ringraziano Roberto Lucifero, Olympia Dotti e Manfredi Scammacca del Murgo

 

Per maggiori informazioni tel. 0039063210964 ; mail g.corrias@iol.it

 

 

 

 

 

 

 

 

PASTORA GALVÁN star mondiale del flamenco al Teatro Olimpico

COMUNICATO STAMPA

PASTORA GALVÁN
star mondiale del flamenco
giovedì 19 e venerdì 20 aprile
al Teatro Olimpico per ultimo appuntamento
dell’VIII Festival Internazionale della Danza di Roma della Filarmonica Roma e Teatro Olimpico

Ultimo appuntamento della VIII edizione del Festival Internazionale della Danza di Roma della Filarmonica Romana e Teatro Olimpico che giovedì 19 e venerdì 20 aprile (ore 21) al Teatro Olimpico ospita Pastora Galván, star mondiale del flamenco, discendente della consacrata famiglia sivigliana di bailaores che sono i Galván: suo padre José Galván, sua madre Eugenia de Los Reyes, senza dimenticare suo fratello Israel Galván figura di primo piano del mondo del flamenco d’oggi.
Con tutto il suo carisma e il suo fascino Pastora presenta il nuovo spettacolo, intitolato semplicemente Pastora baila. Nelle sue celebri pose, guiderà il pubblico dal flamenco tradizionale ad una visione contemporanea di quest’arte, costellata da molteplici dettagli. Del flamenco infatti Pastora porta nel sangue la tradizione tramandata dai suoi genitori e la modernità dal fratello Israel, artista che ha sviluppato in senso contemporaneo quest’arte e che ha contribuito all’ideazione dello spettacolo. Con lei sul palco anche la chitarra di Juan Requena e il canto di David el Galli e Manuel Lopez. Dunque il flamenco nella sua essenzialità, con cante, baile e guitarra, perché come diceva Manuel Machado, poeta e scrittore spagnolo: “una fiesta si fa con tre persone: uno balla, uno canta e un altro suona. Ah dimenticavo quelli che gridano olè e battono le mani!”.

info Teatro Olimpico, tel. 06 32659927, email ufficiopromozione@teatroolimpico.it / Filarmonica Romana, tel. 06 3201752, email promozione@filarmonicaromana.org
http://www.teatroolimpico.ithttp://www.filarmonicaromana.org
biglietti da 35 a 20 euro, junior 4-14 anni 14 € (più diritto di prevendita)

ufficio stampa: Sara Ciccarelli

uff.stampa@filarmonicaromana.org

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Pastora Galván Figlia di José Galván, Pastora porta nel sangue la tradizione del baile dei suoi genitori e la modernità della danza di suo fratello Israel, fra i maggiori talenti del flamenco contemporaneo. Lei da parte sua è una bailaora di prestigio riconosciuto, Premio “Matilde Coral” al XVI Concorso nazionale di arte flamenco di Cordova nel 2001. Dal 1990 al ‘98 frequenta il Conservatorio di danza spagnola, periodo nel quale comincia a realizzare i suoi primi lavori. Già nel1995 all’età di 15 anni viaggia per la prima volta negli Stati Uniti con la compagnia del Teatro Flamenco di San Francisco. L’anno seguente tiene un corso alla Università di Standford e si esibisce in Francia con la compagnia di Israel Galván. Da allora non ha più smesso di insegnare ed esibirsi in tutto il mondo con diverse compagnie e come bailaora solista. Ha portato il suo baile nei più prestigiosi teatri e tablaos spagnoli così come in numerose città d’Europa, Giappone, Stati Uniti, Medio Oriente, Cuba, e naturalmente nei più importanti festival di flamenco e danza del mondo: Mont-de-Marsans (2000), Montellano (2002), Carral de Carbón a Granada (2003), Alburquerque, Argelès-sur-Mer, Monterrey in Messico (2004), il festival flamenco “In the Sun” di Miami (2005), Festival de Jerez (2006), “Andalucia flamenca” a Madrid, Malaga en flamenco, Montpellier Danse, Festival Internacional de Música y Danza de Granada (2007), Biennale danza dei Paesi Bassi (2008), etc. La Biennale di flamenco di Siviglia merita particolare attenzione per aver presentato il baile di Pastora in tutte le sue edizioni a partire dal 1998, quando prese parte a ¡Mira!/Los zapatos rojos di Israel Galván. La collaborazione col fratello Israel è poi proseguita con Metamorfosis (2000), Galvánicas (2002) e Dos Hermanos (2004) insieme al chitarrista Gerardo Núñez. Nel 2006 si segnala l’importante debutto nello spettacolo La Francesa, protagonista assoluta del baile, con cinque coreografie create per lei da Israel Galván.

EATRO OLIMPICO, giovedì 19 e venerdì 20 aprile ore 21
PASTORA BAILA

Pastora Galván baile
Juan Requena chitarra
David el Galli, Manuel Lopez canto

con il patrocinio di

INSTITUTO CERVANTES

 

 

Uno spettacolo senza precedenti alla scoperta della Cappella Sistina

COMUNICATO STAMPA

Ha debuttato il 15 marzo “Giudizio Universale. Michelangelo and the Secrets of the Sistine Chapel”, lo spettacolo prodotto da Artainment Worldwide Shows con la consulenza scientifica dei Musei Vaticani, all’Auditorium Conciliazione di Roma. Protagonista assoluta è la Cappella Sistina. Uno dei luoghi più incredibili della storia dell’’arte mondiale è al centro di uno spettacolo che nasce dalla contaminazione di tante e diverse forme artistiche: da un lato l’’ azione fisica della performance teatrale incontra la magia immateriale degli effetti speciali, dall’’altro la tecnologia più avanzata si mette al servizio di un racconto per parole e immagini mai visto prima. L’’ immersività di proiezioni a 270° porta lo spettatore al centro stesso dell’’ evento.
Lo show ideato da Marco Balich mette insieme alcuni dei più grandi talenti internazionali del mondo della musica, del teatro, del video per offrire al pubblico un viaggio sensoriale unico, un’’ esperienza emotiva che ha come protagonista principale uno dei luoghi più importanti e ammirati del mondo: la Cappella Sistina. «Con “Giudizio Universale” abbiamo voluto creare uno spettacolo completamente nuovo, in cui la genesi di un capolavoro dell’’ arte universale viene raccontata mixando tutti i linguaggi che il mondo del live entertainment ci mette oggi a disposizione; il tutto nel più rigoroso rispetto dell’ ’opera di Michelangelo – dichiara Marco Balich -. Questo progetto è nato ed è cresciuto grazie alla disponibilità dei Musei Vaticani, che vogliamo qui ringraziare. Fin dal nostro primo incontro, quando nel 2015 Monsignor Nicolini e l’’allora Direttore Antonio Paolucci ci hanno accolto, abbiamo trovato grande attenzione e ascolto a una proposta innovativa nella forma e nel linguaggio. Per rispondere a questa fiducia abbiamo voluto i più grandi talenti mondiali del settore che abbiamo coinvolto grazie all’’ esperienza accumulata in anni di grandi cerimonie come quelle olimpiche, un lavoro che ci ha insegnato a iniettare nelle nostre creazioni i due ingredienti più importanti per la riuscita di uno spettacolo: emozione e autenticità. Mettere il lavoro di una vita a disposizione del racconto di un patrimonio dell’ ’umanità come la Cappella Sistina è stato un privilegio e un’ ’enorme responsabilità, ma ci piace pensare che gli spettatori che verranno a vedere il nostro “Giudizio Universale”, soprattutto quelli più giovani, possano uscire dall’’Auditorium Conciliazione ispirati da una rinnovata consapevolezza: non c’’ è nulla di più emozionante della bellezza di un’ ’opera d’ ’arte».

Realizzato con la consulenza scientifica dei Musei Vaticani, lo show si avvale della tecnologia più avanzata applicata al live entertainment per raccontare la genesi di un capolavoro della Storia dell’’ Arte e dell’’ umanità, nel massimo rispetto delle fonti storiche e pittoriche. «I Musei Vaticani sono una realtà in cui tradizione e innovazione trovano una perfetta sintesi. Tradizione che è tutela, inventariazione, restauro, conservazione e valorizzazione delle collezioni attraverso gli studi, la ricerca, la didattica, i progetti internazionali, i convegni e le mostre. Innovazione che è oggi imprescindibile per il funzionamento di un’ ’istituzione moderna che accoglie più di sei milioni di visitatori l’ ’anno – dichiara Barbara Jatta, Direttore dei Musei Vaticani – La collaborazione dei Musei Vaticani con Artainment Worldwide Shows va letta proprio in questa volontà di sintesi. Il live show può rappresentare un ottimo modo di vivere e conoscere la Cappella più famosa del mondo in modo diverso, con un linguaggio comunicativo moderno, adatto alle nuove generazioni».

TIM è Excellence Partner di questa iniziativa e conferma ancora una volta la sua attenzione nei confronti dei progetti di valorizzazione del patrimonio culturale e artistico italiano, la cui esperienza è arricchita dalle tecnologie più innovative moderne, ribadendo così la sua leadership per lo sviluppo della cultura digitale del paese.

La regia di questo spettacolo totalmente innovativo – capace di unire arte, performance teatrale, musica e le tecnologie più avanzate – è di Marco Balich direttore artistico e produttore di Cerimonie Olimpiche, da Torino 2006 a Rio 2016. Per questo progetto Balich si è avvalso della collaborazione di artisti di indiscussa fama internazionale come Sting – oltre 100 milioni di dischi venduti con i Police e con la sua carriera da solista – che ha arrangiato e interpretato il main theme song originale: «Quando ho visto la Cappella Sistina sono rimasto folgorato dal genio di Michelangelo. Fare una “colonna sonora” di una simile visione è un’’ esperienza mistica. – Dichiara Sting – Questo spettacolo mi ha permesso di spingermi in un ambito per me inedito e di lavorare con artisti incredibili. Uno show di questo tipo è possibile solo grazie alla spinta creativa di un team di eccellenze. Sono onorato di essere parte di un progetto così straordinario che offre l’’ esperienza senza precedenti di uno dei luoghi più spettacolari del mondo».

Lo show, con repliche in italiano e in inglese, si avvale anche del contributo di una star della recitazione. La voce di Michelangelo, in entrambe le versioni, è di Pierfrancesco Favino, il cui talento è da tempo riconosciuto oltre i confini italiani anche grazie a grandi produzioni internazionali: «Siamo circondati dalla bellezza. Abbiamo questa enorme fortuna ed è assurdo quanto spesso ce ne scordiamo. Quando c’ ’è la possibilità di partecipare a qualcosa che riesce a dare voce, luce a questa bellezza che abbiamo tutto intorno, non possiamo che inorgoglirci», dichiara Favino.

La co-regia di “Giudizio Universale” è di Lulu Helbek – già direttore creativo di importanti produzioni Balich Worldwide Shows, come “Mother of the Nation”, realizzato ad Abu Dhabi nel 2016 – che racconta così lo spettacolo: «“Giudizio Universale” è uno show in cui lo spettatore è avvolto da ogni dove. Arriva dopo anni di sperimentazione per cercare di regalare un’ ’emozione, per creare una nuova esperienza sensoriale ed estetica. Tutti gli elementi, corpi, luci, video, si fondono, e immergono lo spettatore in una trasformazione continua del linguaggio teatrale».

La supervisione teatrale è stata affidata a Gabriele Vacis, figura di riferimento nel panorama artistico europeo, che aggiunge. «La Cappella Sistina è un totem della nostra cultura, una sorta di Aleph. Un luogo in cui lo spazio e il tempo si riconciliano nello sguardo umano. Un posto dove tutte le storie degli uomini si addensano in un’’esperienza di visione. Il lavoro alla nostra narrazione della Cappella Sistina è iniziato più di quattro anni fa e ha richiesto il contributo di decine di artisti, tecnici esperti delle più diverse discipline. È il nostro piccolo respiro che va ad aggiungersi a quello dei tanti che, nei secoli, hanno edificato la Cappella Sistina».
Al tema originale di Sting si aggiungono le musiche di John Metcalfe, figura di riferimento della scena pop-rock contemporanea e arrangiatore e produttore di artisti come U2, Morrissey, Blur e Coldplay: «Abbiamo voluto che la musica sostenesse la potenza e la varietà degli affreschi e, nello stesso tempo, abbiamo voluto essere moderni perché le opere d’ ’arte abbiano oggi la stessa rilevanza e potenza rispetto al tempo della loro creazione. Per me era importante soprattutto mettermi al servizio dei dipinti. Non è una sinfonia di John Metcalfe. È un contributo alla creazione di un mondo che celebra il genio di Michelangelo».
Le scenografie dello spettacolo non si limitano a riprodurre la Cappella Sistina, ma portano davanti agli occhi del pubblico spazi nuovi, magici, sospesi, ispirati dalle prospettive originali del Cinquecento. A firmarle sono stati chiamati Stufish Entertainmnet Architects, il team di scenografi già responsabile, tra i tanti, dei palchi di The Rolling Stones, U2, Lady Gaga e Madonna. «L’ ’arte di Michelangelo di immergere lo spettatore nella luce e travolgerlo nell’’ immaginario con la Cappella Sistina può essere paragonata alla capacità delle rockstar contemporanee di offrire al pubblico un’esperienza di vera estasi», dichiara lo Studio. La struttura a volta della sala dell’ ’Auditorium Conciliazione fa da sfondo ai contenuti video in altissima definizione e offre una straordinaria esperienza immersiva: un’ ’area di oltre 1000 metri quadri di superficie per le proiezioni è posizionata a più di 12 metri di altezza tutto intorno al pubblico.
L’ ’immersività delle proiezioni a 270°, realizzate grazie ai proiettori laser ad alta luminosità della gamma professionale Panasonic, porta lo spettatore al centro stesso dell’’ evento rendendolo protagonista di un’ ’esperienza multisensoriale. A curarne i contenuti è Luke Halls, video designer già al lavoro con Rihanna, Elton John e la Royal Opera House di Londra. Fanno parte del team creativo internazionale che contribuisce alla realizzazione dello show anche Fotis Nikolaou, storico danzatore di Dimitris Papaioannou e coreografo delle Cerimonie delle Olimpiadi di Atene, e Rob Hallowey e Bruno Poet, light designers di innumerevoli opere teatrali in tutto il mondo, da Oslo a Broadway.
Altri importanti contributi allo show sono il suono di Mirko Perri, vincitore del David di Donatello 2017 per “Veloce come il vento”, e i costumi di Giovanna Buzzi, vincitrice del Metropolitan Fashion Award 2017, l’’ Oscar della Moda, con oltre 100 spettacoli all’ ’attivo tra lirica, prosa e grandi eventi.
“Giudizio Universale” ha una durata di 60 minuti. Gli spettatori assistono al racconto della nascita del capolavoro del Buonarroti, dalla commissione da parte di Giulio II degli affreschi della volta fino alla realizzazione del Giudizio Universale, con una rievocazione della Cappella Sistina anche come luogo dell’’ elezione pontificia. Attraverso il racconto di Michelangelo si animano gli affreschi che rendono unico al mondo il luogo di uno dei riti più affascinanti e misteriosi della spiritualità: il Conclave.
Concepito per la lunga tenitura, lo spettacolo, nella doppia versione italiana e inglese – con già 40.000 prevendite – si configura come l’ ’evento imperdibile del 2018, un must-see per i milioni di visitatori italiani e internazionali che ogni anno scelgono Roma come meta del loro viaggio nel Paese della bellezza. Un appuntamento per tutti gli amanti dell’’ arte ma anche per le scuole.
Grazie al progetto educativo Artainment@School, sostenuto dalla main partnership della Fondazione Bracco, 15.000 studenti di età compresa tra gli 8 e i 19 anni hanno già confermato la presenza allo spettacolo. Le classi riceveranno gli ArtKit di F.I.L.A. – Fabbrica Italiana Lapis ed Affini.

“Giudizio Universale. Michelangelo and the Secrets of the Sistine Chapel” – finanziato con capitali privati (con un budget di 9 milioni di Euro), e si avvale del Patrocinio del Mibact – è la prima produzione di Artainment Worldwide Shows. La società, parte di Worldwide Shows Corporation (wscorp.com), è nata per dare vita a un nuovo genere di intrattenimento: performance dal vivo in cui i codici emozionali dello spettacolo e i linguaggi visivi contemporanei incontrano l’’ arte. «Abbiamo lavorato molto negli ultimi 3 anni alla definizione di un nuovo modello di business entertainment che ripartendo dall’ ’Italia potesse essere esportato nel mondo. Il primo progetto è “Giudizio Universale” per il quale sono stati investiti circa 9 milioni per lo show-format di Roma, contando sulla sua unicità artistica e il suo potenziale attrattivo e turistico», dichiara il Presidente di Artainment Simone Merico.
Lo spettacolo si propone come nuovo capitolo dell’ ’offerta culturale italiana, con un progetto di lungo respiro che parte da Roma. Così come avviene nelle più importanti metropoli, la capitale avrà uno spettacolo che parla al mondo con una cifra stilistica tipicamente italiana.

Le voci di “Giudizio Universale” – oltre a quella di Pierfrancesco Favino per Michelangelo – sono di Sonia Scotti per la versione italiana della voce della Bibbia, Joseph Murray e Luca Biagini per Clemente IV, Ian Thomas Williams e Ennio Coltorti per Giulio II, Julian Hill e Franco Mannella per il Camerlengo.
I performer che fisicamente si alterneranno sul palco sono invece Valentino Infuso, Cristian Ruiz, Francesco Cordella, Pietro Rebora, Rimi Cerloj, Danilo Picciallo, Giacomo Corvaia, Desirè Balena, Danilo Monardi, Federica Scaramella, Manuel William Rapicano.
Un particolare ringraziamento anche agli altri partner di “Giudizio Universale”:
Mastercard, per aver sostenuto questo progetto:
Mastercard è una azienda impegnata nel settore delle tecnologie per l’innovazione dei pagamenti digitali internazionali. Gestisce la più rapida rete di elaborazione di pagamenti al mondo, collegando consumatori, istituti finanziari, commercianti, governi e aziende in oltre 210 località. I prodotti e le soluzioni Mastercard rendono le attività commerciali di tutti i giorni più facili, sicure ed efficienti per tutti.
Panasonic: senza poter disporre della tecnologia più innovativa non avremmo potuto dare concretamente forma alla nostra visione. Era fondamentale per noi affidarci a una tecnologia che superasse le nostre aspettative in termini di qualità di immagine e luminosità, e che fosse indiscutibile in termini di affidabilità.
Osram per aver messo a disposizione la tecnologia per l’ ’illuminazione dello spettacolo: “Siamo orgogliosi di essere partner di uno show unico e rivoluzionario. “Giudizio Universale” ci offre l’ ’opportunità di presentare e mostrare le performance dei nostri prodotti”, commenta Hans-Joachim Schwabe, CEO Specialty Lighting di Osram.
Bose per la professionalità, la disponibilità e la sensibilità dimostrate nel proporre una soluzione audio performante che soddisfa le esigenze artistiche complesse e articolate di uno show come “Giudizio Universale”.
Riedel per il sistema intercom che ha consentito a un cast di talenti di oltre trenta persone di lavorare per più di tre mesi in tre lingue diverse intendendosi perfettamente. La creatività nasce da questo.
Sennheiser per il sistema di traduzione innovativo che consentirà al pubblico internazionale di assistere allo spettacolo nella propria lingua.
Ringraziamo Vivaticket by Best Union, rivenditore ufficiale di “Giudizio Universale”, con cui Artainment ha stretto una ticketing partnership strategica, e RDS, media partner del progetto.

I biglietti sono acquistabili dal sito giudiziouniversale.com e attraverso il circuito Vivaticket.
Box Office: via della Conciliazione, 4 t – Roma tel.+39. 06. 6832256 info@giudiziouniversale.com
Facebook: @GiudizioUniversaleLoSpettacolo
Instagram: @giudiziouniversale_show
Twitter: @Artainmentws

UFFICIO STAMPA: Studio PUNTOeVIRGOLA
press@giudiziouniversale.com | info@studiopuntoevirgola.com
Digital PR: INTERNOS WEB COMMUNICATION | info@internosweb.it

 

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Non ti scordar di te, il nuovo romanzo di Karen Lojelo

COMUNICATO STAMPA

Non ti scordar di te di Karen Lojelo (Viola Editrice)

 

Sabato 21 aprile 2018 alle ore 18,00 presso il prestigioso caffè letterario LiberThé sito in Viale Adriatico 20, verrà presentato il Romanzo Non ti scordar di te di Karen Lojelo.

Condurrà l’evento Simona Sabene (Viola Editrice)
Ospite d’onore l’attore di cinema e teatro Simone Ciampi che declamerà alcuni brani tratti dall’opera.

 

Non ti scordar di te è un romanzo ambientato in Toscana e sarà proprio qui, nella vecchia tenuta dei nonni, che Priscille – una giornalista affermata che ha girato tutto il mondo – nel giorno del suo trentesimo compleanno dovrà tornare, ritrovandosi ad affrontare i fantasmi del suo passato…
Un romanzo ricco di personaggi molto diversi tra loro. Una storia che parla di come ogni persona che entra nella nostra vita abbia un ruolo fondamentale, anche se qualcuna resta e altre sono solo di passaggio.
Il lavoro, l’amicizia, la famiglia, il sesso, l’amore, il dolore, la felicità, la vita e la morte. Perché la vita è fatta di questo e nessuno di questi aspetti può essere trascurato. E come dice la stessa Priscille: ‘È solo alla fine che si possono riunire tutti i pezzi del puzzle della nostra esistenza trovandole un senso.’
Dopo la presentazione del libro l’autrice sarà felice di ringraziare i suoi ospiti con un ricco aperitivo allestito nel giardino pensile del Liberthé.

 

Per info: ufficiostampa@violaeditrice.it

 

Musiche per violino e pianoforte a “Note in Biblioteca”

COMUNICATO STAMPA

Venerdì 20 aprile alle 20.30 nella biblioteca di Villa Leopardi (via Makallé, tel. 0645460621) musiche per violino e pianoforte a “Note in Biblioteca”, la serie di incontri musicali della IUC ad INGRESSO GRATUITO nelle biblioteche di Roma Capitale.
I protagonisti di questo incontro sono due giovani musicisti brasiliani, il pianista João Tavares Filho, che ha già nel suo curriculum premi in diversi concorsi internazionali e concerti in America del Nord e del Sud e in Europa, e il violinista Francisco Cóser, anch’egli vincitore di vari premi internazionali, che ha suonato sia da solo che con varie orchestre e gruppi da camera in Brasile, USA, Cina e in varie importanti citta europee come Londra, Vienna, Atene e Roma. Nel 2014 Cóser e Tavares hanno costituito un duo che si è esibito tra l’altro in Brasile, a Chicago, a Bologna e a Roma.
Iniziano il loro concerto con la Fantasia op. 159, il più ampio e bel brano per violino e pianoforte scritto da Franz Schubert. Proseguono con “Il trillo del diavolo” di Giuseppe Tartini, un brano di difficoltà veramente diabolica, che il compositore disse essergli stato dettato in sogno dal diavolo in persona. Poi la Sonata n. 2 op. 100 di Johannes Brahms, una composizione introspettiva e intimistica. Infine Desafio III del compositore contemporaneo brasiliano Marlos Nobre.
Introduce all’ascolto Luca Pandolfi, specializzando in musicologia all’Università “Sapienza” di Roma.
Questi incontri sono organizzati dalla IUC in collaborazione con Sapienza Università di Roma e Biblioteche di Roma.

Questo il programma completo:
Schubert Fantasia in do maggiore per violino e pianoforte op. post. 159 D. 934
Tartini Sonata in sol minore per violino e pianoforte “Il Trillo del Diavolo” (arr. di Kreisler)
Brahms Sonata n. 2 in la maggiore per violino e pianoforte op. 100
Marlos Nobre Desafio III per violino e pianoforte op. 32/3
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Mauro Mariani
Ufficio stampa dell’Istituzione Universitaria dei Concerti
mauromariani.roma@tiscali.it

Conferenza stampa del Premio “La Pellicola d’Oro” VIII Edizione

COMUNICATO STAMPA

Roma, mercoledì 18 aprile 2018 ‬ore 10,00 c/o Casa del Cinema, Largo Marcello Mastroianni, 1 ‬
“Valorizzare il lavoro dei tecnici e delle maestranze che contribuiscono alla realizzazione di un film, dare attenzione al ruolo degli operatori del settore, accrescere il ruolo dell’intero comparto cinematografico, stimolare l’interesse dei giovani che ci lavorano o che aspirano a farlo” – secondo il presidente della FiteL , Aldo Albano – “ sono tra le principali ambizioni della FITeL(Federazione Italiana Tempo Libero CGIL, CISL, UIL) che, a fianco di Sas Cinema con cui ha ideato e promosso il Premio ‘La Pellicola d’Oro’, è da anni impegnata a raccontare l’eccellenza del lavoro e dei mestieri nel cinema non visibili al pubblico. Quei tanti lavori svolti da mani sapienti che compaiono nei titoli di coda, restano dietro le quinte e senza il loro i film non potrebbero essere girati: sono i lavoratori e gli artigiani del cinema italiano premiati da ‘La Pellicola d’oro’, organizzato dalla Sas Cinema e dall’associazione culturale ‘Articolo 9 Cultura e Spettacolo‘, il cui presidente è lo scenografo e regista Enzo De Camillis.
“Addio fottuti musi verdi”, “Ammore e Malavita”, “Brutti e cattivi”, “Il permesso – 48 ore fuori”, “Falchi”, “Mamma o papà”, “Veleno”, “La Tenerezza” e tanti altri, tra i film che quest’anno concorreranno per il riconoscimento. Le votazioni per la scelta delle cinquine delle 14 categorie in concorso, vengono effettuate dal 26 marzo al 25 aprile da una Giuria qualificata costituita da 150 addetti ai lavori.
Nelle precedenti edizioni del Premio hanno ricevuto “La Pellicola d’Oro” vari personaggi tra i quali ricordiamo : Ettore Scola, Manolo Bolognini, Giancarlo Giannini, Ugo Gregoretti, Terence Hill, Leo Gullotta, Marco Giallini, Maria Pia Calzone, Micaela Ramazzotti, Ennio Fantastichini, Stefano Accorsi.
“La Pellicola d’Oro” annovera significativi patrocini istituzionali fra i quali il MIBACT (Ministeri Beni Culturali – Direzione Cinema), la Camera di Commercio di Roma, la Regione Lazio, l’Ass.For Cinema, l’APT, la Fitel, ecc. Tra agli sponsor dell’ottava Edizione, oltre alla FITeL nazionale: BNL Gruppo BNP Paribas e Panalight.
Alla conferenza stampa parteciperanno per la FITeL: il presidente Aldo Albano e i membri della Presidenza Nazionale.

FITeL Nazionale – Via Salaria 80 – Roma
tel. 06 85353869 – 06 8411063
E-mail: nazionale@fitel.it
Sito: http://www.fitel.it
Ufficio Stampa
Rossella Ronconi – E-mail:ronconi@fitel.it

“Troppo cuore”, l’ultimo romanzo di Mario Quattrucci

COMUNICATO STAMPA 

Tornano le inchieste del commissario Marè, investigatore di grosso calibro uscito dalla sagace penna di Mario Quattrucci, scrittore romano al suo quattordicesimo giallo. “Troppo Cuore”, pubblicato da Robin Edizioni, è un romanzo ambientato a Roma, come i precedenti dell’autore. Racconta le indagini del commissario Gigi Marè attorno al delitto di una cantante jazz, Angelica, tra musica e arte, tra la politica e gli intrallazzi della sanità. Il libro viene presentato lunedì 16 aprile, alle ore 18.00, presso il Teatro Porta Portese, via Portuense 102 a Roma.

L’incontro si svolgerà sul filo della leggerezza e della musica, con una intervista all’autore a cura della giornalista e scrittrice Alessandra Vitali e con l’esecuzione di alcuni brani jazz della vocalist Eleonora Tosto che fa parte del quartetto Baraonna e ha già partecipato a spettacoli teatrali con Pino Insegno, Tosca e Maurizio Battista. Fra i brani che saranno interpretati dalla splendida voce della cantante romana, “Sotto le stelle del jazz”, “Demasiado corazon”, “Passione”, “Round Midnight”, “Jenny dei pirati”, “Per le strade di Roma”, “La rivoluzione sta arrivando”, “The Man I Love”. Ad accompagnarla al pianoforte, Adriano D’Amico, che farà ascoltare anche musiche senza tempo come “Aranjuez”, “Il nostro concerto”, “Eternally”, “Eleonor”. Nel corso della presentazione saranno interpretate alcune pagine del thriller, in un reading affidato all’attrice Susy Sergiacomo e all’attore e regista Tonino Tosto, direttore artistico del Teatro Porta Portese, più volte in tournée con Pippo Franco e recentemente in scena al Sistina con Enrico Montesano nel “Conte Tacchia”.

“Mario Quattrucci è uno dei nostri migliori romanzieri”, scrive di lui Massimo Novelli, La Repubblica.it, da cui prendiamo a prestito il profilo che ha tracciato dell’autore: “A lungo dirigente del PCI, giornalista e poeta, vive a Roma, teatro amato e odiato dei suoi libri, e racconta attraverso il genere poliziesco, con forte impegno civile e morale, l’Italia di oggi tra stragi e mafie, politici corrotti e servizi segreti deviati, massonerie, poteri occulti e palesi… Nei suoi romanzi spicca la struttura linguistica che s’inserisce nella tradizione plurilinguistica cara a Gianfranco Contini, che va dal Folengo e dal Ruzante, passando per il Belli, fino al Carlo Emilio Gadda del “Pasticciaccio”. Lingua colta e dialetto (la “favella di Roma”), gerghi, neologismi, danno così “anema e core”, testa e pancia, ai suoi romanzi”.

“Troppo cuore” è un giallo che ha come co-protagonista la città di Roma, con le sue bellezze e le sue miserie. Racconta le indagini attorno al delitto di una cantante jazz, in arte Angelica, fidanzata ufficialmente con un dirigente della televisione, meno ufficialmente amante di un settantenne luminare della medicina. Prima di scoprire il colpevole, però, il commissario Gigi Marè si troverà immerso in un mondo fatto di musica e di arte, ma anche degli intrighi e gli intrallazzi della sanità, in una rappresentazione sulle quinte della Città eterna.

UFFICIO STAMPA | Rossana Tosto
rossanatosto@gmail.com

L’arte di FEDERICO FELLINI nei disegni inediti custoditi dal suo truccatore storico, Rino Carboni.

COMUNICATO STAMPA

Il 21 aprile Roma festeggia il suo Natale con una mostra che restituisce la memoria dell’intramontabile Federico Fellini, che alla Capitale ha regalato i suoi più bei film.
É “Fantastiche Visioni”, la mostra ospitata presso la Galleria Ars Perpetua, con 41 disegni realizzati dal maestro autore della “Dolce vita” e di tanti altri film diventati capolavori della cinematografia mondiale. Opere disegnate da Fellini, che le affidava al suo truccatore storico, Rino Carboni, la cui memoria è custodita ora dal figlio Adriano, che ha ereditato e continua l’arte del padre.
A chi gli chiedeva perché disegnasse i personaggi dei suoi film, Fellini rispondeva: “Perché prendo appunti grafici delle facce, dei nasi, dei baffi, delle cravatte, delle borsette, del modo di accavallare le gambe delle persone? È un modo per cominciare a guardare il film in faccia, per vedere che tipo è, il tentativo di fissare qualcosa, sia pure minuscolo, al limite dell’insignificanza, ma che mi sembra abbia comunque a che fare col film, e velatamente mi parla di lui”. Era il suo processo creativo, che aveva avuto origine fin da quando, ancora ragazzo, collaborava con il Marc’Aurelio come vignettista e umorista e forse già da prima.
La mostra “Fantastiche Visioni” porta alla vista del pubblico 41 opere che Federico Fellini aveva consegnato al suo storico truccatore, Rino Carboni, come modelli per realizzare il make up e soprattutto i veri e propri effetti speciali di cui Carboni è stato un precursore geniale e innovativo.
I disegni di Fellini erano i suoi sogni e Carboni, con la sua maestria, riusciva a renderli concreti e visibili facendoli uscire dalla carta di cui erano fatti e dandogli le fattezze di tanti personaggi di una lunga serie di film, opere cult tra cui: Tre passi nel delirio – ep. Toby Dammit (1968), il primo film di Carboni con Fellini in cui realizza gli effetti speciali, tra i quali la testa mozzata di Terence Stamp; Fellini Satyricon (1969); I Clowns (1970); Roma (1972); Amarcord (1973); Il Casanova di Federico Fellini (1976); Prova d’orchestra (1979); La città delle donne (1980); E la nave va (1983); Ginger e Fred (1985).
Oggi il figlio di Rino Carboni, Adriano, ha deciso di rendere pubblici i disegni di Fellini dopo che la sua famiglia li ha lungamente e gelosamente conservati. Per lui si tratta di qualcosa di più di opere d’arte; sono veri e propri flash della sua vita: “ricordo che toccai con mano i bellissimi costumi dei clown realizzati da Danilo Donati quando avevo solo otto anni. Fu in quella situazione che conobbi Fellini. Mio padre mi portava sempre a fare visita ai set in cui lavorava, specialmente quelli di Fellini che venivano girati spesso a Cinecittà. Rimanevo incantato e affascinato dalla magia che racchiudevano le quinte dei film”. Sotto i suoi occhi di ragazzo prendevano vita i personaggi che poi abbiamo visto sugli schermi. “Fellini dava degli schizzi a mio padre, quasi caricaturali, poi li vedevo realizzare sul volto dell’attore e la caricatura prendeva vita. Ho ancora un ricordo nitidissimo”, conclude Adriano Carboni.
Quello del cinema è un mondo fantastico, quasi magico e in quello di Fellini i sogni prendono vita. I disegni in mostra sono il tratto di unione tra il sogno e la realtà. E la mostra “Fantastiche Visioni” li rende visibili.
“Non c’è fine. Non c’è inizio. C’è solo l’infinita passione per la vita”. In questo pensiero c’è tutto il karma di Fellini che ispira la mostra “Fantastiche Visioni” e in cui si identifica pienamente anche Alessandro Scannella, pittore, artista e direttore della Galleria Ars Perpetua che ospita la mostra nelle sale di via dei Coronari 111 a Roma. “Stavo allestendo una collettiva che avrebbe ospitato le mie opere e anche di altri artisti straordinari come Pietro Annigoni, Ugo Attardi, Mario Schifano, Franz Borghese, Anna Salvatore, Marcello Di Pierro, Antonio Corpora, e altri, nel frattempo – spiega Scannella – ho conosciuto Adriano Carboni, figlio d’arte, truccatore cinematografico e teatrale di registi del calibro di Sergio Leone e appunto Federico Fellini.”
Alessandro Scannella racconta come è nata l’idea della mostra. “Mi parlò del lavoro del padre, della simbiosi che aveva con Fellini e di moltissimi disegni che i due geni avevano prodotto in più di vent’anni di collaborazione, Fellini disegnava, Carboni realizzava le sue visioni. Per me è stato illuminante avere la possibilità di toccare con mano le creazioni di Fellini, le sue visioni, poterle esporre. Quarantuno disegni originali, molti inediti, esposti nel mio spazio, un’occasione straordinaria”.
Ed eccola, dal 21 aprile accessibile a tutti. Il genio di Fellini in mostra presso la Galleria Ars Perpetua di Roma. Una mostra assolutamente “felliniana”, nel senso che si è voluto dare a questo aggettivo entrato ormai nella lingua parlata – opulento, stravagante, onirico – , sul quale Fellini, una volta, ironizzò così: “Avevo sempre sognato, da grande, di fare l’aggettivo”.

“FANTASTICHE VISIONI”
dal 21 aprile 2018
GALLERIA ARS PERPETUA
| Via dei Coronari, 111 | Roma |
Ingresso libero

Ufficio Stampa | Rossana Tosto 

redazione@rossanatosto.com 

Jordi Savall con il suo storico ensemble Hespèrion XXI invita alla scoperta della musica che si poteva ascoltare ad Istanbul nel 1700: un viaggio in un mondo sonoro sconosciuto e affascinante

COMUNICATO STAMPA


Jordi Savall sarà martedì 17 aprile alle 20.30 all’Aula Magna della Sapienza per i concerti della IUC. Savall suonerà la viola d’arco e la lyra e dirigerà Hespèrion XXI, lo storico ensemble da lui stesso fondato.
Jordi Savall, uno dei massimi interpreti della musica barocca, da alcuni anni si dedica con passione anche alla riscoperta e alla diffusione delle tradizioni musicali del vicino oriente e delle altre sponde del Mediterraneo: queste antiche e nobili tradizioni sono oggi dimenticate e ignorate e rischiano di sparire.
Questo suo concerto alla IUC è dedicato ad Istanbul e presenta le musiche strumentali “colte” della corte dei sultani ottomani, in dialogo e in alternanza con le musiche delle comunità armena, greca ed ebraico-sefardita, molto numerose ed importanti ad Istanbul in quell’epoca. Savall si è basato principalmente sul Libro della Scienza della Musica di Dimitrie Cantemir (1673-1723). Si tratta di un documento eccezionale sotto molti aspetti: innanzitutto è una fonte fondamentale di conoscenza della teoria, dello stile e delle forme musicali ottomane dei secoli XVII e XVIII, ma è anche una delle più interessanti testimonianze sulla vita musicale in uno dei più importanti paesi del vicino oriente e in particolare ad Istanbul, la più popolosa città europea dell’epoca. In questa raccolta di 355 composizioni – scritte con un sistema di notazione musicale inventato dallo stesso Cantemir – si trovano canti d’amore e lamenti di esuli, omaggi alla bellezza della terra ed odi eroiche. Queste musiche rappresentano la più importante collezione di antica musica ottomana giunta fino a noi. Per questa particolare occasione agli abituali musicisti di Hespèrion si è aggiunto un magnifico gruppo di strumentisti provenienti da Turchia, Armenia, Marocco e Grecia.
Come sempre avviene con Savall, anche questo promette di essere un concerto di straordinario fascino, che, attraverso il dialogo tra musiche di diversi popoli e quindi tra diverse storie, culture e religioni, può insegnarci molto anche sul mondo di oggi.
Jordi Savall è una personalità musicale tra le più polivalenti della sua generazione. Da più di cinquant’anni egli fa conoscere al mondo molte meraviglie musicali lasciate nell’oscurità, nell’indifferenza e nell’oblio. Egli scopre e interpreta queste musiche antiche con la sua viola da gamba o come direttore. Le sue attività di concertista, insegnante, ricercatore e creatore di nuovi progetti sia musicali sia culturali, lo situano tra i principali attori del fenomeno della rivalutazione della musica storica.
Il concerto ha il supporto del Departament de Cultura della Generalitat de Catalunya e dell’Institut Ramon Llull.

Mauro Mariani
Ufficio stampa dell’Istituzione Universitaria dei Concerti
mauromariani.roma@tiscali.it