Morto Renè Angelil. Era il marito e manager di Celine Dion

Ancora un lutto nel mondo della musica. Renè Angelil, manager e marito della cantante Celine Dion, è morto oggi, giovedì 14 gennaio, nella loro abitazione a Las Vegas, dopo una lunga malattia. Da tempo, Angelil, combatteva una dura lotta contro il cancro, difatti i tabloid internazionali, periodicamente riportavano notizie riguardo le condizioni di salute dell’uomo. Celine Dion, negli ultimi tempi aveva diminuito le sue esibizioni per stare accanto al marito, da cui aveva avuto 3 figli , Rene Charles di 14 anni e i gemelli Eddy e Nelson di 5. Angelil, iniziò la carriera artistica negli anni ’60, come cantante del gruppo pop “ The Baronets “, per poi abbandonare e dedicarsi alla carriera manageriale. Incontrò la futura moglie per la prima volta quando lei aveva solo 12 anni, per poi diventare suo mentore, tra loro c’erano ben 26 anni di differenza, convinto che lanciando la Dion nel mondo musicale, la stessa avrebbe ottenuto un grandissimo successo, cosa accaduta nel tempo. Interprete del love theme di Titanic ,“ My heart will go on “ , con il quale vinse sia il premio Oscar nel 1998 ed anche il Golden Globe, la Dion volle dedicare il suo ultimo concerto, svolto a Las Vegas il 31 dicembre 2015, al marito, per incoraggiarlo e renderlo ancora protagonista di quel mondo, nonostante il difficile momento della loro vita. Il triste annuncio della scomparsa, è stato dato dal sito ufficiale della Dion e dai social, aggiungendo la richiesta della famiglia di rispettare la privacy.

IL CINEMA ITALIANO PIANGE ETTORE SCOLA

Si è spento all’età di 84 anni, uno dei pilastri del cinema italiano, Ettore Scola. Originario di Trevico, vicino Avellino, iniziò ad affacciarsi al mondo del cinema, collaborando con “ Marc’Aurelio”, una rivista umoristica che gli permise di conoscere personaggi influenti come Federico Fellini , Steno e Furio Scarpelli. E proprio con Scarpelli, che iniziò la sua carriera, collaborando nelle sceneggiature di film come “La grande guerra“ e “Un americano a Roma”. La prima sua opera da regista è del 1964, “Se permettete parliamo di donne”, pellicola ad episodi, che ebbe come interpreti, attori del calibro di Mastroianni, Tognazzi e Manfredi. Seguiranno “ Il dramma della gelosia” (1970) e nel 1974 ” C’eravamo tanto amati”, film che ottenne il gran premio del festival cinematografico di Mosca. “Brutti, sporchi e cattivi” (1976) e “Una giornata particolare” (1977) sono tra i suoi capolavori insieme a “La terrazza”( 1980) e “La famiglia”(1987). Quest’ultimo ottenne ben sei “David di Donatello”, una nomination agli Oscar, ben sei premi al” Nastro d’argento” e due “Globo d’oro”. Scola, è ricordato inoltre per la sua vena spiritosa, utilizzata maggiormente agli esordi. Suoi sono i testi di “Mario Pio” e il “Conte Claro”, i famosi personaggi interpretati da Alberto Sordi, per i programmi TV e Radio, della RAI. Il maestro è morto stasera 19 gennaio a Roma, nel reparto di Cardiochirurgia del Policlinico, dopo un malore avvertito domenica scorsa. Lascia la moglie Gigliola, anche lei sceneggiatrice e due figlie, Silvia e Paola.