- Ed e’ stato davvero una fiaba il matrimonio fra l’attrice Isabelle Adriani e il Conte Vittorio Palazzi Trivelli tenutosi a Roma, nella basilica di Santa Maria in Trastevere.
Piu’ di mille persone attendevano la sposa davanti alla chiesa romana.
Bellissima e solare con uno splendido abito di pizzo donato da Alessandro Angelozzi Couture, l’attrice di tanti successi italiani ed esteri è apparsa sulla soglia della navata centrale della chiesa bizantina al braccio dello zio l’ingegner Mauro Marchionni.
Lo sposo, imprenditore e rampollo di una delle famiglie più antiche d’Europa che vanta avi persino nella
Divina Commedia, attendeva fremente l’arrivo della fidanzata accanto ai testimoni, la conduttrice Eleonora Daniele elegantissima in velluto blu firmato Capucci, al quinto mese di gravidanza, testimone della sposa invece l’attore Luca De Angelis,
vicino di casa degli sposi a Los Angeles, testimone del Conte Palazzi Trivelli.
Subito dopo il matrimonio, il Conte ha stupito la bella sposa e tutti gli invitati con la carrozza di famiglia arrivata con i cavalli bianchi sulla piazza di Santa Maria in Trastevere, che li ha portati a villa Aurelia dove circa 200 invitati hanno potuto godere di una magnifica serata con migliaia di rose bianche e rosa, i colori preferiti dalla sposa, la vista impagabile del Gianicolo, una deliziosa cena, fuochi freddi e giochi di luce, waltzer e torta gigantesca, ma soprattutto atmosfera fiabesca, il ricevimento era infatti tutto basato sulla storia di Cenerentola, ogni tavolo aveva il nome di una fiaba e la sposa aveva chiesto a tutte le signore presenti, di indossare un abito che le facesse sentire delle principesse. Splendidi gli allestimenti della wedding planner Sanda Pandza tutti ispirati alle fiabe come da desiderio della sposa, laureata in storia e giornalista professionista esperta di fiabe e colIezionista di libri antichi di mitologia e autrice di numerosi testi sull’origine storica delle fiabe inclusa “La vera storia di Cenerentola”
Presenti ospiti internazionali come la moglie del sindaco di Los Angeles Patricia Govea Villaraigosa, le produttrici Pamela Holt e Cindy Cederlund, numerosi rappresentanti della nobiltà romana quali il Conte Giulio Tassoni , marito di , il principe Guglielmo Giovannelli Marconi con la moglie Vittoria, il Marchese Giuseppe Ferrajoli con Olga Ivanova, le giornaliste Paola Zanoni e Paola Cacianti, la Contessa Marisela Federici, la Marchesa Maria Giuseppina Sordi, il Marchese Gualtiero Ribelle Mario Grigato Valle, il violinista Gaspare Maniscalco, il cavalier Domenico Savini, Valter e Paola Mainetti, il deputato della Lega – Salvini Premier Giuseppe Basini, la modella Janet de Nardis, Tiziana Rocca, dalla Rai Lorenzo Briani, lo storico dell’arte Massimo Pirondini e molti altri amici della coppia provenienti da tutta Europa e dagli Stati Uniti.
Dopo la cena cambio d’abito della sposa da bianco a rosa in stile principesco, sempre firmato Angelozzi, bomboniera in tema con carrozza di Cenerentola in cristallo e argento, torta e musica fino all’alba.
Look della Sposa Paolo di Pofi e Roberto Turriciano, foto Marina Visvi e Daniele Venturelli
Mese: febbraio 2020
Maria Delfina Tommasini e “La contessa di Salasco”
Comunicato Stampa
Biografia romanzata di una appassionata donna risorgimentale
Yume edizioni
Presentazione Stampa/aperitivo 27 febbraio 2020, ore 18.30 presso redazione RomaOggi.eu in via di Tor di Quinto 31, Ponte Milvio- Roma
Presenti oltre all’autrice Maria Delfina Tommasini, la giornalista Antonietta Di Vizia, la psicologa dott.ssa Emanuela Scanu. Letture dell’attrice Natalia Simonova che in teatro da anni porta in scena storie di donne che hanno cambiato la storia dall’800 ad oggi.
La contessa di Salasco donna del Risorgimento italiano, per lo più sconosciuta al grande pubblico rivive nella storia e nelle trame di corte grazie al minuzioso lavoro della scrittrice Maria Delfina Tommasini, che in questo libro porta alla luce la storia romanzata di una nobildonna affascinante e anticonformista che ha vissuto l’epopea del Risorgimento.
La contessa di Salasco, una donna intraprendente, audace, incontra nel suo percorso Cavour, George Sand, Torquiville, Mazzini, Luciano Manara ed entra in intimo contatto con Giuseppe Garibaldi al quale si sentirà legata per sempre.
Un libro su una donna la contessa di Salasco che ci fa vedere quanta strada abbiamo fatto dall’800 a oggi, ma quanta ancora ne dobbiamo fare. Fino a quando si penserà che il nostro modo di vestire è provocatorio e quindi è colpa nostra se siamo oggetto di stupro; fino a quando fra le pareti domestiche vivremo i nostri amori malati tacendo e sopportando angherie; fino a quando per lo stesso lavoro saremo pagate di meno rispetto a un uomo, fino ad allora dovremo ancora molto lavorare su comunicazione ed educazione. Inoltre la passione di Maria per “fare l’Italia” era molto forte, un sentimento vero che chi fa politica oggi non possiede se non in minima parte.
All’autrice Maria Delfina Tommasini abbiamo chiesto:
Come nasce questo libro? “Il libro nasce dal mio desiderio di raccontare la storia di una donna sui generis; una donna, però, che non fosse così nota e la Contessa di Salasco è conosciuta per lo più solo agli addetti ai lavori. (Si conosce Clara Maffei, La Belgioioso, La Castiglione). Volevo che la storia facesse da cornice al mio romanzo e, così, ho cominciato le mie ricerche proprio nel periodo risorgimentale, dopo aver letto un articolo su Anita Garibaldi”.
Le lettere che sono parte integrante di questo lavoro di ricostruzione sono reali o frutto di uno stratagemma narrativo? “Per quel che riguarda le lettere, parte sono frutto di uno escamotage narrativo, parte, la corrispondenza fra Garibaldi e la Contessa, sono reali. I due dopo la loro storia d’amore sono rimasti in contatto per molti anni”.
A livello emotivo chi è la contessa di Salasco? Mi sono innamorata del personaggio man mano che facevo le mie ricerche e, piano piano, me la sono immaginata accanto a suggerirmi cosa scrivere. Maria, così si chiama, è una donna moderna, dei nostri tempi la sua unica inconsapevole colpa è quella di essere nata nel 1830. Anche il suo fisico è la dimostrazione di ciò: tonico, agile, corroborato dalle lunghe cavalcate e non morbido e burroso come le dame di allora. Una donna pronta a lanciarsi con passione nella vita.
La contessa è una passionaria, che vive intensamente tutto ciò che le accade, una donna molto moderna e libera, in che modo e a quale prezzo? “Questo suo modo di sentire e di vivere fregandosene di ogni conformismo avrà un prezzo da pagare. Vivrà a lungo ma dimenticata e umanamente sola. Rimarranno a farle compagnia i suoi adorati animali mentre la sua mente comincerà ad annebbiarsi”.
Quanto è stato complicato ricostruire questa storia e quanto tempo le è occorso? La storia mi è scivolata dentro quasi subito chiaramente ha comportato un lavoro di lettura di testi, di visone di filmati e di ricerca ai quali ho applicato qualche digressione. Il manoscritto è stato per quasi un anno nel cassetto fino a quando non ho trovato un io narrante che mi ha dato il coraggio di pubblicarlo.
Tante le avventure alla quali prende parte, quali quelle più difficili da raccontare? “Tutte le avventure sono state contemporaneamente facili e difficili perché mentre scrivevo la storia la vivevo insieme a lei e quindi sfrondavamo, iniettevamo nuovi input, mitigavamo le passioni amorose e patriottiche o le incentivavamo. Dove ho avuto un blocco è nell’inserimento di date e avvenimenti storici perché non era nelle mie intenzioni farne un saggio e avevo sempre l’impressione di esagerare o di dire troppo poco”.
Molto sesso in questo libro, difficile raccontare la vita sessuale di una donna dell’800? “Il sesso fa parte della vita e in particolare di quella di Maria che non aveva certo tabù. Non credo ci sia nulla di erotico nei suoi comportamenti è solo il suo modo di vivere tutto appieno nel bene e nel male. Certo per allora era una donna decisamente fuori dagli schemi”.
Per chi è questo libro e a chi lo consiglia? “Si tratta chiaramente di un libro su una donna che ci fa vedere quanta strada abbiamo fatto dall’800 a oggi, ma quanta ancora ne dobbiamo fare. Fino a quando si penserà che il nostro modo di vestire è provocatorio e quindi è colpa nostra se siamo oggetto di stupro; fino a quando fra le pareti domestiche vivremo i nostri amori malati tacendo e sopportando angherie; fino a quando per lo stesso lavoro saremo pagate di meno rispetto a un uomo , fino ad allora dovremo ancora molto lavorare su comunicazione ed educazione. Inoltre la passione di Maria per “fare l’Italia” era molto forte, un sentimento vero che chi fa politica oggi non possiede se non in minima parte. Quindi buona lettura a chi vuole scoprire qualche curiosità sull’epoca del Risorgimento, a chi vuole conoscere sentimenti di passione e di delusione, a chi vuole conoscere la vita di una nobildonna anticonformista e affascinante e consiglio, comunque, di leggere senza pregiudizi.
Ad Anagni la 10ma edizione di Dance Explosion Competition
Dance Explosion Competition giunge alla 10ma edizione che si terrà il 14 e 15 Marzo 2020 ad Anagni come di consueto. Tante già le adesioni da parte delle scuole di danza e dei danzatori dai baby agli adulti. Una competizione che scalda il cuore della Città dei Papi e dei tantissimi amanti di questa bellissima disciplina. La competition è stata ideata ed organizzata da Marco Franceschetti, da sempre promotore di eventi dal forte impatto artistico e, per questa decima edizione, ha voluto accanto a se, oltre all’oramai collaudata coppia Gaetano d’Onofrio e Annamaria Ranelli alla conduzione, una nutrita giuria di professionisti della danza di livello internazionale con la direzione artistica di due grandi nomi ed amici: Gaetano Porto per la giornata dedicata alla sezione Urban Street e Michele Moretti per la giornata dedicata alla sezione Dance. Ma andiamo a conoscerli meglio iniziando dal direttore artistico della prima giornata del 14 marzo:
Gaetano Porto, Insegnante e coreografo che ha danzato nella tappa di Napoli del Lovumba Tour del re del reggaetone Daddy Yankee. Collabora con Orlando Moltoni nei progetti La Familia, Buddha G Community, coreografo della Indafamily Crew (World Of Dance, The Flow ) finalisti ad ITALIA’S GOT TALENT. Ha aperto il concerto di Clementino, Marracash , RTL Pizza Village di Napoli ed è direttore artistico di diversi eventi sul territorio nazionale e, soprattutto, della WildStyleProjectDanceLab, una delle organizzazione più attive della scena hip hop che ospita artisti nazionali ed internazionali durante tutto l’anno. Tra gli impegni oltralpe è anche insegnante per HipHopInternational in Portogallo e per Next Level convention in Belgio.
Direttore artistico del settore Danza nella giornata del 15 Marzo sarà Michele Moretti il cui amore per la coreutica lo porta a trasferirsi sin da giovanissimo a Roma e raggiunge la popolarità con il noto programma Amici di Maria De Filippi 2005. Da quel momento gli si aprono tante porte nel mondo dello spettacolo, con collaborazioni per diversi show televisivi e teatrali, in Italia e all’estero. Continua a studiare e perfezionarsi tra Londra, New York e Los Angeles. Danza e collabora con diversi e noti coreografi internazionali e tra i suoi lavori più importanti ricordiamo: video clip con Jackson Wang for FENDI, Amici, tour con Renato Zero, Eurovision Song Contest, diverse edizioni del festival di Sanremo, Vacanze Romane, Wind Music Awards, Divina Commedia, I miglior anni, Ciak si canta, Tu si que vales, Enrico Brignano, Vengo anch’io e tanto altro.
Due grandi capitani per una squadra che è più che altro una famiglia composta da persone innamorate della danza e dello stile di vita che essa impone. Una vita di sacrifici e soddisfazioni nella massima unione tra musica ed espressione corporea.
Per info danceexplosion@libero.it