PTC Therapeutics lancia un nuovo programma per sostenere i progetti di ricerca su malattie genetiche rare

COMUNICATO STAMPA

PTC Therapeutics, Inc., ha lanciato oggi PRIORITY, un programma annuale di finanziamento della ricerca innovativa. Al suo primo anno, PRIORITY finanzierà progetti destinati a migliorare lo screening neonatale della distrofia di Duchenne e a supportare la diagnosi precoce di questa malattia muscolare progressiva e degenerativa.

“Vi sono numerosi scienziati di talento in Italia che sono impegnati a fondo nel campo delle malattie genetiche rare e il programma PRIORITY offrirà un ulteriore sostegno per accelerarne le iniziative”, commenta Alessandra Baroni Medical Affair Directory PTC Therapeutics, Italia. “PTC è orgogliosa di sostenere i clinici locali che stanno affrontando alcune delle difficoltà relative alla diagnosi precoce della distrofia di Duchenne affinché i pazienti in Italia possano beneficiare dei migliori percorsi terapeutici il più presto possibile” aggiunge Riccardo Ena, Country Manager Italia.

Il programma PRIORITY 2019 invita i clinici e ricercatori italiani impegnati nel campo della neurologia, della genetica e della pediatria a presentare le candidature entro il 31 marzo 2019. Il finanziamento di 500.000 dollari sarà suddiviso tra i candidati vincitori. I beneficiari delle sovvenzioni PRIORITY saranno annunciati nell’aprile 2019.

Le domande di finanziamento saranno valutate da un Comitato d’esame esterno che comprende esperti indipendenti di distrofia di Duchenne provenienti da ogni parte del mondo.

“Il programma di quest’anno premierà le iniziative innovative per migliorare lo screening neonatale della distrofia di Duchenne che porterà a una diagnosi molto più precoce di questa malattia progressiva”, spiega il Dr. Yann Péréon, Neurologo dell’Ospedale Universitario – CHU Nantes, Francia, che fa parte del Comitato d’esame. “La diagnosi precoce è fondamentale per garantire che i pazienti possano avere accesso tempestivo alle migliori cure e per permettere alle famiglie di pianificare il futuro; incoraggiamo quindi la comunità neuromuscolare a essere creativa, intelligente e sostenibile nelle sue proposte.”

La distrofia muscolare di Duchenne è una malattia rara che colpisce circa 1 su 3.600–6.000 neonati maschi vivi[1]. Malgrado i miglioramenti delle cure cliniche negli ultimi 20 anni, c’è un ritardo nella diagnosi dei bambini affetti da Duchenne (età media di diagnosi intorno ai 4–4,5 anni) e in molti bambini la malattia viene diagnosticata molto più tardi, quando i benefici degli interventi per ritardare la perdita della deambulazione e allungare la qualità della vita non sono altrettanto ottimali.[2],[3],[4],[5].

La distrofia di Duchenne impatta gravemente sulla qualità della vita di pazienti e famiglie, nonché sui costi sostenuti dal sistema sanitario locali. Dopo la diagnosi, è possibile intervenire per allungare l’aspettativa di vita del bambino e migliorarne la qualità della vita.

“Incoraggiamo i clinici e ricercatori locali specializzati nel campo della distrofia di Duchenne a partecipare. I programmi di screening in Italia non possono che essere rafforzati quando le soluzioni sono su misura e formulate da esperti che conoscono bene le esigenze particolari della comunità affetta da questa malattia in Italia,” afferma Riccardo Ena Country Manager PTC Therapeutics, Italia.

Per maggiori informazioni sui criteri per le candidature, visitare la pagina del programma PRIORITY sul sito web PTC: http://www.ptcbio.com/priority.

La distrofia muscolare di Duchenne
La distrofia muscolare di Duchenne (Duchenne), che colpisce principalmente i maschi, è una malattia genetica rara e letale che determina una progressiva debolezza muscolare già dalla prima infanzia e porta alla morte prematura intorno ai venticinque anni a causa di insufficienza cardiaca e respiratoria. È una malattia muscolare progressiva causata dalla mancanza di una proteina funzionale, la distrofina. La distrofina è fondamentale per la stabilità strutturale di tutti i muscoli, compresi quelli scheletrici, del diaframma e del cuore. I pazienti affetti da questa malattia possono perdere la capacità di camminare già all’età di dieci anni, a cui segue poi la perdita dell’uso delle braccia. I pazienti affetti da Duchenne sviluppano successivamente complicanze polmonari che ne mettono a rischio la vita, e rendono necessario un supporto alla respirazione, e complicanze cardiache tra i quindici e i vent’anni.
È possibile trovare maggiori informazioni sui segni e sintomi della distrofia di Duchenne all’indirizzo: http://www.duchenneandyou.com

PTC Therapeutics, Inc.
PTC è un’azienda biofarmaceutica internazionale su base scientifica focalizzata sulla scoperta, lo sviluppo e la commercializzazione di farmaci clinicamente differenziati che offrono benefici ai pazienti affetti da malattie rare. La capacità di PTC di commercializzare su scala internazionale i prodotti è il motore del nostro continuo investimento in un solido canale di sviluppo di medicine trasformative e della nostra missione di offrire accesso alle migliori cure della categoria ai pazienti che hanno un’esigenza medica insoddisfatta.

Per ulteriori informazioni:
PTC therapeutics Italy
Viale Luca Gaurico, 9/11
00143 Roma
RareLab
Paola Perrotta
stampa@rarelab.eu

Bibliografia

[1]. Bushby K et al. Diagnosis and management of Duchenne muscular dystrophy, part 1: diagnosis, and pharmacological and psychosocial management. Lancet Neurology. 2010;9(1):77-93.
[2]. Van Ruiten HJ et al. State-Of-The-Art Advances in Muscular Dystrophy. European Medical Journal. 2017 2(1):90-99.
[3]. Ryder S et al. The burden, epidemiology, costs and treatment for Duchenne muscular dystrophy: an evidence review. Orphanet Journal of Rare Diseases. 2017;12(1):79.
[4]. Van Ruiten HJ et al. Improving recognition of Duchenne muscular dystrophy: a retrospective case note review. Archives of Disease in Childhood. 2014;99(12):1074–7.
[5]. Ciafaloni E et al. Delayed diagnosis in Duchenne muscular dystrophy: data from the Muscular Dystrophy Surveillance, Tracking and Research Network (MDSTARmet). The Journal of Pediatrics. 2009; 155(3):380-5.

Marilù Manzini e la sua quinta opera letteraria

COMUNICATO STAMPA

Presentato a Roma il quinto libro della scrittrice e regista Marilù S. Manzini: un saggio psicologico sotto forma di romanzo.

Marilù S. Manzini scrittrice di successo, pittrice, scultrice, fotografa, giornalista e recentemente regista di un film, in uscita nei prossimi mesi, ha presentato il suo quinto libro nel magnifico Hotel Des Époques di via Nomentana a Roma: “La Cura della Vergogna”, edizioni Bietti, un saggio di psicologia sotto forma di romanzo, una storia di formazione e crescita, di lenta e progressiva costruzione della consapevolezza di sé.
La presentazione è iniziata con un video del noto scrittore Andrea G. Pinketts scomparso di recente, amico della scrittrice, in cui elogia non solo il testo ma anche la capacità di scrittura di Marilù che non a caso ha venduto con i precedenti libri oltre 250.000 copie. Tra i relatori presenti, oltre alla stessa Manzini, l’attore Beppe Convertini che ha letto e interpretato alcune righe dello scritto, il giornalista e scrittore Ruggiero Capone e il critico letterario nonché editore Andrea Menaglia che hanno ipnotizzato la numerosa platea presente.
Tra i personaggi intervenuti, invitati della sociologa e presentatrice Deborah Bettega che ha curato l’organizzazione e l’ufficio stampa dell’evento, il noto musicista Lino Patruno con Giovanni Brusatori, attrici e attori come Mita Medici, Valentina Chico, Franco Gianni, Jinny Steffan, Domenico Fortunato, Alex Partexano, Gianfranco Phino, Gaetano Russo, Roberto Calabrese, Giovanni Visentin, Emilia Verginelli, Fabio Ciani, Rita Carlini, Claudio Mazzenga, Mirella Pamphili, Elena Presti, Sabrina Crocco, Marika Pace e volti televisivi come Maria Monsè. Presenti i produttori Roberto Bessi e Massimo Spano, l’ex calciatore della Lazio Renato Miele, il notaio Rai Giovanni Pocaterra, la nota ex Miss Italia Nadia Bengala, la giornalista televisiva Antonietta Di Vizia, il principe Fulvio Rocco De Marinis, ecc.
Dopo gli autografi della scrittrice, gli ospiti si sono trasferiti nelle sale Versailles e Borghese dell’hotel, stile Belle Époques, per degustare ai tavoli prelibatezze e brindare fino a tardi.
La “Cura della Vergogna” è il racconto su due piani, uno in forma epistolare e uno che entra nel vivo dell’azione, di una maturazione affrontata attraverso una serie di prove tanto estreme quanto, a volte, strambe.
Un nipote e un nonno si trovano, si scontrano attraverso i passaggi di una terapia d’urto che, porterà il giovane protagonista a superare una timidezza patologica e a riscoprire le proprie potenzialità e il proprio valore, rispecchiando quella formidabile avventura umana che a ciascuno di noi tocca attraversare.
La “Cura della Vergogna” non è un libro che si legge e si accantona, è un supporto anche psicologico, che permette attraverso la storia dei protagonisti di capire i risvolti umani dando la forza, almeno in parte, di combattere.
Marilù S. Manzini guida il lettore ad affrontare le difficoltà della vita, aiuta a credere sempre nelle proprie capacità ed esalta il valore dei nostri continui sogni.

Marilù S. Manzini[31621]