TEATRO DELLE MUSE
Via Forlì, 43 (angolo Via Bari) Roma
Info e prenotazioni 06 44 11 91 85 – 06 44 23 36 49
Dal 28 Marzo al 14 Aprile
Giovedì e Venerdì ore 21.00 – Sabato ore 17.00 ed ore 21.00 – Domenica ore 18.00.
LUCIANA FRAZZETTO FRANCO OPPINI
in HO AVUTO UNA STORIA CON LA DONNA DELLE PULIZIE
con ANTONIO TALLURA
commedia in due tempi di Nino Marino
Regia MASSIMO MILAZZO
Risate, battute, doppi sensi e gag ma anche un pizzico di riflessione sono il filo conduttore della commedia, in scena dal 28 marzo al 14 aprile, scritta dal brillante Nino Marino “Ho avuto una storia con la donna delle pulizie”. La commedia vede come protagonista femminile la spumeggiante Luciana Frazzetto che interpreta il ruolo della donna delle pulizie, dalla genuinità e spontaneità speziata da un briciolo di invadenza. Insomma Luciana Frazzetto, effervescente e con un carisma unico e coinvolgente, calza i panni della donna delle pulizie, con un linguaggio semplice, quasi popolare, in modo cameratesco e si dà un gran daffare per elargire consigli al suo datore di lavoro, interpretato da Franco Oppini, uno scrittore insoddisfatto e sfortunato con le donne. Due mondi opposti a confronto che vedono da un lato un intellettuale blasonato e innamorato di una donna ma non corrisposto e dall’altro la donna semplice e spontanea che si trasforma in un piccolo e invadente consigliere. Ne esce un quadro intrigante sapientemente condito da consigli, battibecchi e gag che coinvolgeranno gli spettatori in divertentissimi e frizzanti dialoghi. Antonio Tallura, invece è il fratello minore dello scrittore. Entrambi provengono da una famiglia blasonata, proprietaria di una clinica al nord. Tenta di convincere il fratello ad abbandonare la strada dello scrittore e tornare nella clinica di famiglia. A tirare i fili della commedia è l’ottima regia di Massimo Milazzo che dirige magistralmente gli attori e che con la compagnia e l’intero cast, regalerà agli spettatori dei momenti unici ma …. come andrà a finire questo intrigo? Lo scoprirete solo andando al Teatro e Vi assicuriamo che è una commedia davvero spassosa perché i nostri attori sapranno divertirci ed emozionare durante l’arco di tutta la commedia. Ne vale veramente la pena. Francesco Caruso Litrico
Ufficio stampa – Comunicazione e Promozione
3334682892 – fralit@alice.it
> “L’Italia
ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e
come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali (…)”
(Articolo 11 della Costituzione Italiana)
“Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti.” Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (Articolo5), 1948. Il reato di tortura viene introdotto nell’ordinamento italiano, recependo così le indicazioni contenute nella Convenzione di New York del 1984. E’ quanto prevede la legge 14luglio 2017 n. 110, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.166 del 18 luglio2017.
Da
questi assunti muove l’esibizione espositiva e multimedialeTorture,
progetto condiviso da diversi artisti e una curatrice, Barbara
Martusciello, che riflettono su tematiche sempre tragicamente attuali
come quelle della tortura, ancora esecrabilmente esercitata in molte parti del
mondo, e sui connessi temi della prevaricazione, della costrizione, della
violenza e delle complicità.
Joseph
De Felici e Ferdinando Gatta –ai quali si
deve il concept di Torture – partecipano con una serie di
evocative fotografie in bianco e nero: allusive nella composizione, che ritrae
mani e apparizioni in dissolvenza, ma eloquenti nei titoli (“Diaz”, “Stefano
Cucchi”, “Amazzonia”) quelle di De Felici; più emblematiche, silenti e
apparentemente poetiche quelle di Ferdinando Gatta, con le sue inferriate
contro il cielo e l’assenza dell’essere umano.
Il
regista e coreografo colombiano Juan Diego Puerta Lopez dirigenoti
performer: Chiara Tomarelli, Ylenia Battista, Michele Dell’Uomo e Marco
Arbau in azioni sceniche metaforiche, due delle quali tratte dal suo
spettacolo Carne, che lo consacrò al Festival dei Due Mondi di
Spoleto nel 2005; Noemi Colitti interviene con un live sound
elettronicoeseguito anche con il Theremin e proiettando su
parete video sperimentali.
Tutte
le opere e le performances rimandano agli argomenti scottanti che hanno
originato l’iniziativa in progress, che prevede nuove fasi e luoghi
dove proporsi, dopo l’esordio nel novembre 2014, con la mostra delle fotografie
dei soli De Felici e Gatta alla BiASA, Biblioteca di Archeologia e Storia
dell’Arte-sala della Crociera, all’interno del MiBACT, durante le celebrazioni
del Centenario della Grande Guerra e prima dell’introduzione del reato di
tortura nell’ordinamento italiano. “Per significare il mondo bisogna
sentirsi coinvolti” diceva Henri Cartier-Bresson, e questi artisti lo
sono a tal punto da palesare il loro atto di denuncia attraverso immagini, suoni,
movimenti legati tra loro all’interno di una kermesse corale di forte
coinvolgimento visivo ed emotivo. Perché sì, ha ragione Banksy: “Ci
vuole del fegato, e anche tanto, per levarsi in piedi da perfetti sconosciuti
in una democrazia occidentale e invocare cose in cui nessun altro crede, come
la pace, la giustizia e la libertà.”.
Inaugurazione Sabato 24 novembre dalle ore 18:30 – 21:30
JUAN DIEGO PUERTA LOPEZ,
Regista e coreografo. Nasce a Medellín, Colombia. Attualmente vive in
Italia. Studia nel suo paese teatro alla “Escuela Popular de Artes de Medellín”
e danza contemporanea alla “Academia Superior de Artes de Bogotá” diretta dal
maestro Alvaro Restrepo. Dal 1992 al 1994 fa parte dell’organico
della compagnia Ex-Fanfarria Teatro, fondata da Jose Manuel Freidel,
una delle più rappresentative del teatro d’avanguardia in Colombia, partecipa
alla creazione degli spettacoli: “La visita” diretto da Victor Viviescas,
“Romance del Bacán y la Maleva” diretto da Fernando Zapata Abadia.
Durante il 1995 è in tournée in Colombia, Stati Uniti e Italia con lo
spettacolo “Aguirre, la espiral del guerrero” diretto da Federico
Restrepo.
Nel 1996 si trasferisce a Roma. Frequenta il seminario di teatro presso “L’Accademia
Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico” diretto da Luigi Maria Musati.
Inoltre ha lavorato con altre compagnie e registi.
Dal 1999 inizia un proprio percorso di teatro-danza mettendo in scena gli
spettacoli: “Onoff” (1999), “Pretexto” (2001), “Phrenetic”(2003), con questi
spettacoli è stato invitato a numerosi teatri e festival nazionali e
internazionali.
Nel 2005 debutta con lo spettacolo di teatro-danza “CARNE” al Festival
dei Due Mondi di Spoleto, riuscendo a colpire l’immaginario sia di pubblico
che di critica.
Nel 2006 dirige lo spettacolo
“Storie di Ordinaria Follia” di Petr Zelenka prodotto dal Festival
“Quartiere dell’Arte” in coproduzione con OUTIS e il “Centro Sperimentale di
Cinematografia” diretto da Giancarlo Giannini. Sempre nello stesso anno
collabora con il Centro Sperimentale di
Cinematografia, dirige lo spettacolo “Pretesti” in occasione
dell’estate Culturale della Colombia in Italia con la collaborazione della
Regione Lazio, la Provincia di Roma, la Casa delle Letterature del Comune di
Roma, l’Istituto Italo Latino Americano IILA.
Nel
2007 crea le coreografie per lo spettacolo “Il Suono del Distacco” diretto da
Franco Rossi e con la partecipazione di Giovanni Lindo Ferretti.
Nello stesso anno dirige lo spettacolo “Matrimoni” di Bepi Vignaal
“Festival Fabbrica dell’Uomo 2007” prodotto dal Centro Nazionale di
Drammaturgia Contemporanea -Outis-;
Nella
stagione teatrale 2008/09 dirige lo spettacolo in prima mondiale “Il
Sapore della Cenere” di Ariel Dorfman ispirato al libro
di Kerry Kennedy “Speak truth to power”con
la partecipazione straordinaria in video di Piera Degli Esposti, Enrico
Lo Verso e Alessandro Preziosi, promosso dalla Robert F. Kennedy Foundation
of Europe Onlus in coproduzione
con Khora Teatro e il Museo d’Arte Contemporanea “Luigi Pecci” (Prato).
Nello stesso 2008 dirige “ON” il corpo ascolta la mente si
spoglia, uno spettacolo performance multisensoriale con la partecipazione
straordinaria di Piera Degli Esposti. In collaborazione con
il Comune di Roma
Nel
2010 crea le coreografie dello spettacolo “dona Flor e i suoi due mariti”
di Jorge Amado con Caterina Murino, Pietro
Sermonti e Paolo Calabrese. Tournée stagione 2009/10 e
2010/11
Nel
2010 dirige lo spettacolo “La notte poco prima della foresta” di Bernard-Marie
Koltès con Claudio Santamaria, musica originale di Giuliano
Sangiorgi dei Negramaro, prodotto da Nuovo Teatro. Tournée
stagione 2009/2010 e 2010/2011
Nel
2011 dirige lo spettacolo “Occidente Solitario” di Martin McDonagh con Claudio
Santamaria, Filippo Nigro, Nicole Murgia e Massimo
De Santis. Tournée stagione 2011/2012 e stagione 2012/2013
Nel
2012 dirige e realizza un video insieme al regista Andrés Arce
Maldonado per la Lega del Filo D’Oro con Rosalinda
Celentano e Simona Borioni
Nel
2013 dirige lo spettacolo in prima nazionale “End of the rainbow” di Peter
Quilter con Monica Guerritore, in cartellone nella
stagione 2013/2014. Nello stesso anno fonda la Compagnia
Teatrale Progetto JDPL, da lui diretta, con 22 giovani attori, ha
diretto per la sua compagnia lo spettacolo “Domestica” e “City Park”
di Luca De Bei
Nel 2014 Le viene dato il “Premio Internazionale Anna Magnani”
come miglior regista teatrale anno 2014 durante la 71.
Mostra internazionale d’arte cinematografica della Biennale di Venezia
Nel 2014 all’interno della maratona di lettura di “Cent’anni
di solitudine” di Gabriel Garcia Marquez da lui curata, dirige
anche una intervista immaginaria allo stesso Garcia Marquez, interpretato da Massimo
Dapporto
Nel 2015 viene scelto tra i 100 colombiani che
si sono distinti per eccellenza nel mondo e che hanno ottenuto grande
notorietà per il suo lavoro a livello internazionale, La cerimonia
ha avuto luogo nella Casa de Nariño di Bogotà , alla presenza del
Presidente della Colombia premio nobel per la pace, Juan Manuel Santos, che ha
conferito la prestigiosa onorificenza.
Nel 2016 dirige in prima nazionale lo spettacolo musicale “Verdi
Mood’s e le Donne” tratto liberamente dalla vita e musica del maestro Giuseppe
Verdi, scritto da Gianni Guardigli con Maddalena Crippa e
Cinzia Tedesco per il Todi Festival. Riprende il suo spettacolo su Judy
Garland “End of the rainbow” di Peter Quilter, per aprire la
stagione teatrale 2016/2017 del Teatro Sistina.
Ha diretto in prima nazionale al Todi
Festival 2017 lo spettacolo “Grisélidis: memorie di una prostituta”
adattamento da Coraly Zahonero, dagli scritti e
le interviste di Grisélidis Réal, in
scena Serra Yilmaz e Stefano
Cocco Cantini
Nel
2018 gli viene assegnato per il teatro il “Premio Fiuggi per lo
Spettacolo-Europa alle Fonti 2018” premio dedicato al teatro, al cinema,
alla musica, alla scenografia e alla danza.
JOSEPH DE FELICI vive a Frascati e lavora in Italia e
all’estero.
Inizia il suo percorso artistico girando cortometraggi e scattando
fotografie sperimentali e, dalla metà degli anni novanta, reportage fotografici
in Marocco, Turchia, India, Nepal, Birmania, Thailandia. Dopo aver fondato,
insieme a Ferdinando Gatta e ad altri fotografi, un gruppo artistico di
ricerca visiva con il quale viene invitato in numerose mostre collettive, alla
fine degli anni novanta riprende a viaggiare nel sud-est asiatico, fino al
1999, quando decide di stabilirsi negli Stati Uniti lavorando come fotografo
freelance a New York fino al 2002 ed esponendo in spazi underground della scena
artistica newyorkese. Esegue performance con dia-proiezioni e interazioni
video, realizza video artistici proiettai in serate artistiche sperimentali.
Dal 2008 ha ricominciato a viaggiare in Oriente, vivendo per lunghi periodi
soprattutto nel Sud-est asiatico, continuando la sua personale ricerca
fotografica, che ha dato vita al libro fotografico SOGNI D’ACQUA – Lungo il
Mekong ed oltre (testo critico di B. Martusciello), che la casa editrice
Electa pubblica a dicembre 2014 e che è motivo di convegni e di una mostra
itinerante in spazi pubblici durante il 2015.
Attualmente sta lavorando alla realizzazione di un nuovo libro, sempre
per l’Electa dal titolo SEGRETI, un libro sul Nord Africa.
FERDINANDO
GATTA (Marino, RM nel 1965) lavora dal 1985 nel campo della Fotografia
formandosi in camera oscura, praticando sviluppo e stampa prima di
avviare nel 1991 lo studio fotografico “Obiettivo Immagine” e dal 2009 di
“T.T.L. ass. fotografica”.
Esperto di didattica legata alla fotografia analogica, ha esposto
in Italia e all’estero.
Con il collega Joseph De Felici è impegnato nel progetto espositivo
“Torture” a cura di Barbara Martusciello proposta alla BiASA – Biblioteca di
Archeologia e Storia dell’Arte, sala della Crociera, Ministero per i Beni e le
Attività Culturali, Roma (2014).
BARBARA MARTUSCIELLO è storico e critico d’arte, curatore di mostre, organizzatrice di
eventi culturali, saggista e docente. Ha collaborato con riviste di settore,
con i quotidiani “Paese Sera”, “Liberazione”, con il
settimanale “Liberazione della Domenica”, più saltuariamente con
altri quotidiani (“Il Manifesto”, “Gli Altri”) e periodici
(“Time Out” – Italia”), e scrive regolarmente di Arti visive e
cultura. Ha avuto la direzione artistica di spazi privati e gallerie; ha curato
centinaia di cataloghi e di mostre in spazi pubblici e privati, attività che
svolge tutt’ora. Titolare di Cattedra di Storia dell’Arte e di Storia
della Fotografia in diversi Istituti Superiori, attualmente continua ad
insegnare (Università del Design Istituto Quasar, Roma) ed è stata ed è
divulgatrice anche attraverso Master, convegni, seminari, workshop, Talk. Tra
questi, per Zetema Progetto Cultura con Roma Capitale nell’ambito di Racconti
di Storia dell’Arte; per il FAI nell’ambito di Visti da Vicino; per la GNAM _
Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma nell’ambito di L’artista, L’Opera, Il
Museo; per Roma Design Lab (Creatività e Rigenerazione urbana: scenari
nazionali e internazionali, casi di studio – Riconoscimento 3 C. F. dall’Ordine
degli Architetti di Roma).
Ha scritto alcuni libri e suoi saggi sono
nei più recenti volumi: “Guerra e Architettura” di Lebbeus Wood;
“Ricostruire la moda italiana” di Nicola White (entrambi di Deleyva
edit.); suoi testi critici aprono i libri fotografici “Sogni d’Acqua.
Lungo il Mekong e oltre | Joseph De Felici”, Electa-Mondadori ediz., 2014
e “Finding Homer. Eva Tomei”, PostCart 2015.
Ha ideato e curato la prima edizione del
Concorso e della Residenza fotografica in Murgia nell’ambito di MurgiAMO con
Rotarian Gourmet Cultura e ha collaborato con Roma Design Lab, piattaforma tra
istituzioni e privati dedicata al Design, all’Architettura, alla Creatività e
alla rigenerazione urbana.
Collabora con Rotarian Gourmet-Italian
Renaissance _ www.rotariangourmet.eu – rotariangourmet.it, webmagazine e piattaforma Culturale e del Gusto;
con MyWhere _ www.mywhere.it, webmagazine e piattaforma del fashion, del Gusto e culturale. È
cofondatrice e Caporedattore del webmagazine “art a part of cult(ure)” _ www.artapartofculture.net per cui cura anche le attività didattiche e culturali all’interno di
artapartEvents.
E’ membro della Commissione
DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza
Speciale PSAE e Polo Museale Romano ed è incaricata dall’Arazzeria di penne
(Pescara) di seguire per l’istituzione una serie di progetti artictici e di
valorizzazione della struttura.
NOEMI COLITTI è musicista, docente e psicologa. Nata a Polla (Sa) il 13/05/1979,
inizia a studiare pianoforte all’età di cinque anni. Consegue poi gli
successivamente gli studi in pianoforte presso il conservatorio di Musica
G.Martucci (Sa). Contemporaneamente allo studio di brani classici per
pianoforte, intraprende, negli stessi anni, lo studio della fisarmonica come
secondo strumento, dedicandosi principalmente al repertorio francese. Dopo 13
anni di studio di repertorio classico per pianoforte, si dedica
all’approfondimento dell’utilizzo delle tastiere nella musica contemporanea,
interessandosi all’utilizzo e alla programmazione di sintetizzatori. Inizia
così, un’attività concertistica in Italia e all’estero, legata all’utilizzo
dello strumento in ambito pop/rock collaborando con varie band.
Contemporaneamente si laurea in psicologia,
ponendo attenzione alla psicologia sociale e di gruppo e alle varie
applicazioni in ambito musicale della disciplina.
Nell’interessarsi alla musica elettronica,
approfondisce lo studio del theremin. Si specializza diventando una delle
talentuose musiciste di questo strumento. Tale competenza la porta anche ad
allestire uno spettacolo di grandi riscontri di pubblico e di critica:
“Passaggi” con la ballerina T. Cesarini, per il quale crea e arrangia brani
originali per tastiera, fisarmonica e theremin, è in più tappe in scena in
teatri nazionali.
Molte le partecipazioni a eventi e festivaleuropei tra i quali: nel 2012 Dark Bombastic vening IV (AlbaIulia,Transilvania); nel 2008 Menuo Joudaragis (Lituania); nel 2007 Gorgon Fest(Bulgaria); nel 2006 Theater-Fabrik-Sachse, Lipsia (Germania).
Esce nelle sale cinematografiche il 14 settembre “Fuori c’è un mondo”, opera terza del regista Giovanni Galletta che ha vinto il premio come miglior opera drammatica al 50esimo Houston International Film Festival, e nell’Aprile del 2017 è stato riconosciuto miglior film al London International Film Festival. Il lungometraggio, interpretato da Emanuele Bosi, Giulia Anchisi, Bruno Crucitti, Alberto Tordi, Silvia Quondam, Gianna Paola Scaffidi, Ines Nobili, Lucia Batassa, è al momento finalista in altri festival nazionali ed internazionali. Si tratta di un film avvincente che, tra colpi di scena, momenti di introspezione, di drammaticità condita da sentimenti profondi prende per mano lo spettatore e lo porta ad analizzare il senso della vita. Suspense, amore e intrighi, non manca proprio nulla. In un turbinio di emozioni e di storie avvincenti che si intersecano e si separano drammaticamente il film propone alcune delle sfaccettature di una realtà di ogni giorno che scivola sotto gli occhi di tutti ma che nessuno vede o vuole vedere dando vita ad una storia unica e avvincente ma soprattutto di grande umanità vista con gli occhi di un uomo, di un regista dall’animo sensibile, che ha saputo cogliere e rappresentare il senso della vita. Come afferma lo stesso Giovanni Galletta: “Fuori c’è un mondo” è inevitabilmente una “guida” molto sentita di quella che è la mia visione attuale della vita, e spero lasci aperte domande, interpretazioni ed esami di coscienza, nei confronti dei personaggi in cui lo spettatore potrà rivedersi.
“FUORI C’È UN MONDO”
SCHEDA TECNICA
Regia: Giovanni Galletta Anno di produzione: 2016 Durata: 105’ Tipologia: lungometraggio Genere: Drammatico Paese: Italia Produzione: Poker Entertainment Camera: RED Formato di proiezione: DCP, colori Titolo originale: Fuori c’è un mondo Attori: Emanuele Bosi, Giulia Anchisi, Bruno Crucitti, Alberto Tordi, Silvia Quondam, Gianna Paola Scaffidi, Ines Nobili, Lucia Batassa Sceneggiatura: Giovanni Galletta Musiche originali: Cris Ciampoli, Mauro Paoluzzi Montaggio: Stefano Tammaro Costumi: Piero Risani Scenografia: Flavia Storelli Fotografia: Simone Zampagni Suono: Gianfranco Tortora Color correction: Andrea D’Emilio, Nino Tonnarini Trucco: Stefania Piovesan Montaggio del suono: Andrea D’Emilio
Gabriele è un giovane scrittore che nonostante il successo e la sicurezza economica che gli deriva dal ristorante di cui è proprietario, soffre di una grave forma di depressione. Mentre corre sul lungotevere, Gabriele perde i sensi a causa di un calo di zuccheri, e viene soccorso da Lorenzo, un uomo senza fissa dimora che vive sotto un ponte. Il giovane rimane particolarmente colpito dal clochard perché l’uomo possiede un quadro piuttosto raro che è identico ad uno che sua madre ha perduto quando lui era bambino. Gabriele insiste per ricambiare l’aiuto prestatogli da Lorenzo e il clochard, di fronte all’insistenza del ragazzo finisce per accettare e chiede a Gabriele se gli è possibile assumere sua figlia Valentina nel ristorante di cui è proprietario. Gabriele da subito si trova attratto dai modi dolci e gentili della ragazza e tra i due non tarda a nascere un’intesa basata sulle insolite coincidenze che li accomunano. Valentina è ospitata in una canonica della chiesa dove lavora Don Daniele. La ragazza divide la piccola stanza con Arianna, una prostituta che il sacerdote ha tolto dalla strada e con cui ha una relazione. Gli inaspettati eventi che seguiranno, in particolare quelli legati alla drastica e pericolosa decisione presa da Lorenzo al fine di risolvere la precarietà della sua vita e di quella di sua figlia, cambieranno alla radice le vite di ognuno dei personaggi.
Note di regia:
“Fuori c’è un mondo” è un film sul senso e sul mistero della vita, sulla ricerca della felicità. Il film vuole cercare di rispondere a quesiti esistenziali e spirituali da sempre fondamentali e perlopiù irrisolti: “E’ il caso o il destino che regola le nostre vite? E soprattutto: “Vale davvero la pena vivere e rischiare sino in fondo?” “Fuori c’è un mondo” è inevitabilmente una “guida” molto sentita di quella che è la mia visione attuale della vita, e spero lasci aperte domande, interpretazioni ed esami di coscienza, nei confronti dei personaggi in cui lo spettatore potrà rivedersi. Il film è anche un profondo grido di allarme nei confronti di una società talmente omologata che ha perso non solo il gusto del bello ma anche della partecipazione all’altro e poi addirittura all’”io”, tanto che si preoccupa molto più di puntare il dito piuttosto che di provare a guardare, e magari ammirare, in modo lucido ed umano. La capacità di sorprendersi dell’uomo medio è di conseguenza divenuta una dote in via d’estinzione. “Fuori c’è un mondo” rimane a priori un inno alla vita molto sentito.
Alberto De Venezia
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direttore commerciale Ipnotica Distribuzioni
Ufficio Stampa
Francesco Caruso Litrico fralit@alice.it
GIOVANNI GALLETTA – BIOGRAFIA
Giovanni Galletta è nato a Modena e ha studiato cinema al Dams di Bologna. Ha esordito dirigendo mediometraggi di fiction tra i quali “Una prova”, “Il primo pensiero” “La vita continua”, che hanno vinto più di 30 premi nei Festival cinematografici tra i quali il Premio Excelsior 2000 come migliore mediometraggio italiano e una menzione al festival internazionale di Salerno . Il regista ha anche scritto il romanzo “Un senso originale” pubblicato da Robin Edizioni nel 2007. Il suo primo lungometraggio è “Dopo quella notte”, uscito nei cinema il 9 Luglio 2010. Il film è stato proiettato anche in diverse rassegne e distribuito da Netflix. “Il mistero di Laura” è il suo secondo film, uscito nei cinema il 31 Agosto 2012; il lungometraggio è stato accolto da lusinghiere recensioni e proiettato in diverse rassegne. “Fuori c’è un mondo” è il terzo film di Giovanni Galletta. Il film ha vinto il premio come miglior opera drammatica al 50esimo Houston International Film Festival, e nell’ Aprile del 2017 è stato riconosciuto miglior film al London International Film Festival. Il lungometraggio è al momento finalista in altri festival nazionali ed internazionali.
La MoveArt presenta la prima tappa della Selezione Regionale
Il + Bello d’Italia & Ragazza Protagonista 2017
Venerdì 04 Agosto, ore 20:00 presso il Ristorante Terrazza Nervi al Kursaal di Ostia una serata di moda, performance e spettacolo farà da cornice al concorso di bellezza valido per l’accesso diretto alla Finale Nazionale del prossimo Dicembre
ROMA – Una suggestiva cornice, unica nel suo genere, che ha fatto la storia del lungomare di Ostia negli Anni Sessanta e Settanta all’apice della Dolce Vita. Sarà il glamour del Ristorante Nervi al Kursaal con la sua incantevole Terrazza fronte mare ad ospitare, Venerdì 04 Agosto alle ore 20.00, la prima tappa delle Selezioni Regionali del concorso Il + Bello d’Italia & Ragazza Protagonista 2017 organizzato dalla MoveArt di Raoul Morandi, Agente per il Lazio dei due concorsi. In palio per il vincitore l’accesso diretto alla Finale Nazionale del prossimo Dicembre.
Una grande serata-evento presentata dalla cantautrice italiana Star Elaiza, direttore artistico delle selezioni. La serata inizierà alla 20.00con la cena Royal Buffet sulla splendida Terrazza fronte mare: un menu appositamente preparato dagli Chef del Ristorante Nervi al Kursaal in abbinamento ad una lista di drink studiati per questa occasione. Alle 21.30 spazio al concorso di bellezza introdotto da un Red Carpet. Uno spettacolo il cui focus saranno le due sfilate – una in costume da bagno, una in abiti da sera – intervallate da momenti di performance di canto, danza, prova conduzione, ect da parte degli stessi ragazzi usciti dai casting effettuati nel il mese di Luglio. Ospiti della serata Patrick, il Rapper romano emergente che presenterà in esclusiva il suo nuovo singolo dal titolo “Sognando L.A.” e la giovanissima cantante Silvia Taccini, vincitrice di molti concorsi regionali e nazionali
Nato negli anni ’80 da un’idea di Carlo Mighetti insieme alla Direttrice Donatella Gandolfo, il concorso nazionale Il + Bello d’Italia ha portato al successo numerosi personaggi come Gabriel Garko, Massimiliano Morra, Beppe Convertini, Giorgio Mastrota, e tanti altri nomi del mondo dello spettacolo. Nel Lazio è la MoveArt a dare ogni anno la possibilità a moltissimi giovani di farsi notare attraverso questa manifestazione che nel 2016 ha visto vincere Manuel Di Bernardo.
A giudicare i candidati, una giuria tecnica composta da esperti nei settori del giornalismo, della moda, della bellezza e della comunicazione: la Giornalista Rai Antonietta di Vizia, l’Agente di spettacolo e Casting Director Angela Colapietro, l’attore e modello Vincenzo Iantorno, il Consulente moda del brand Carlo Pignatelli Massimo Iaccarini, lo Chef televisivo Renato Bernardi, la showgirl conduttrice televisiva e presentatrice del concorso The Look of the Year Cristina Roncalli, il conduttore televisivo di CanaleDieci Carlo Senes, la Fashion Blogger Elenia Scarsella, la Modella e Organizzatrice di eventi Eleonora Eutizi, la Beauty Expert Roberta Calciati. Tra gli ospiti che interverranno alla serata, la Fashion Designer Eleonora Altamore ed il Press Agent Francesco Caruso Litrico.