Al Teatro delle Muse, la nuova commedia di Nino Marino

TEATRO DELLE MUSE
Via Forlì, 43 (angolo Via Bari) Roma
Info e prenotazioni 06 44 11 91 85 – 06 44 23 36 49

Dal 28 Marzo al 14 Aprile
Giovedì e Venerdì ore 21.00 – Sabato ore 17.00 ed ore 21.00 – Domenica ore 18.00.

LUCIANA FRAZZETTO FRANCO OPPINI
in
HO AVUTO UNA STORIA CON LA DONNA DELLE PULIZIE
con ANTONIO TALLURA
commedia in due tempi di Nino Marino
Regia
MASSIMO MILAZZO
Risate, battute, doppi sensi e gag ma anche un pizzico di riflessione sono il filo conduttore della commedia, in scena dal 28 marzo al 14 aprile, scritta dal brillante Nino Marino “Ho avuto una storia con la donna delle pulizie”. La commedia vede come protagonista femminile la spumeggiante Luciana Frazzetto che interpreta il ruolo della donna delle pulizie, dalla genuinità e spontaneità speziata da un briciolo di invadenza. Insomma Luciana Frazzetto, effervescente e con un carisma unico e coinvolgente, calza i panni della donna delle pulizie, con un linguaggio semplice, quasi popolare, in modo cameratesco e si dà un gran daffare per elargire consigli al suo datore di lavoro, interpretato da Franco Oppini, uno scrittore insoddisfatto e sfortunato con le donne. Due mondi opposti a confronto che vedono da un lato un intellettuale blasonato e innamorato di una donna ma non corrisposto e dall’altro la donna semplice e spontanea che si trasforma in un piccolo e invadente consigliere. Ne esce un quadro intrigante sapientemente condito da consigli, battibecchi e gag che coinvolgeranno gli spettatori in divertentissimi e frizzanti dialoghi. Antonio Tallura, invece è il fratello minore dello scrittore. Entrambi provengono da una famiglia blasonata, proprietaria di una clinica al nord. Tenta di convincere il fratello ad abbandonare la strada dello scrittore e tornare nella clinica di famiglia. A tirare i fili della commedia è l’ottima regia di Massimo Milazzo che dirige magistralmente gli attori e che con la compagnia e l’intero cast, regalerà agli spettatori dei momenti unici ma …. come andrà a finire questo intrigo? Lo scoprirete solo andando al Teatro e Vi assicuriamo che è una commedia davvero spassosa perché i nostri attori sapranno divertirci ed emozionare durante l’arco di tutta la commedia. Ne vale veramente la pena.
Francesco Caruso Litrico
Ufficio stampa – Comunicazione e Promozione
3334682892 – fralit@alice.it

Mostra Multimediale “TORTURE” alle Scuderie Aldobrandini di Frascati

COMUNICATO STAMPA

T o r t u r e

Mostra multimediale

Joseph De Felici – Ferdinando Gatta | Fotografia

Juan Diego Puerta Lopez | Regia di tre momenti performativi

Noemi Colitti | Visual e interazioni sonore elettroniche

A cura di Barbara Martusciello

Mostra patrocinata da AMNESTY INTERNATIONAL

e dal Comune di Frascati

Dal 24 novembre al 9 dicembre 2018

Inaugurazione: sabato 24 novembre dalle ore 18:30 – 21:30

SCUDERIE ALDOBRANDINI, Piazza Guglielmo Marconi 6, Frascati

> “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali (…)” (Articolo 11 della Costituzione Italiana)

“Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti.” Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (Articolo5), 1948. Il reato di tortura viene introdotto nell’ordinamento italiano, recependo così le indicazioni contenute nella Convenzione di New York del 1984. E’ quanto prevede la legge 14luglio 2017 n. 110, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.166 del 18 luglio2017.

Da questi assunti muove l’esibizione espositiva e multimediale Torture, progetto condiviso da diversi artisti e una curatrice, Barbara Martusciello, che riflettono su tematiche sempre tragicamente attuali come quelle della tortura, ancora esecrabilmente esercitata in molte parti del mondo, e sui connessi temi della prevaricazione, della costrizione, della violenza e delle complicità.

Joseph De Felici Ferdinando Gatta –ai quali si deve il concept di Torture – partecipano con una serie di evocative fotografie in bianco e nero: allusive nella composizione, che ritrae mani e apparizioni in dissolvenza, ma eloquenti nei titoli (“Diaz”, “Stefano Cucchi”, “Amazzonia”) quelle di De Felici; più emblematiche, silenti e apparentemente poetiche quelle di Ferdinando Gatta, con le sue inferriate contro il cielo e l’assenza dell’essere umano.

Il regista e coreografo colombiano Juan Diego Puerta Lopez dirigenoti performer: Chiara Tomarelli,  Ylenia Battista, Michele Dell’Uomo e Marco Arbau in azioni sceniche metaforiche, due delle quali tratte dal suo spettacolo Carne, che lo consacrò al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 2005; Noemi Colitti interviene con un live sound elettronicoeseguito anche con il Theremin e proiettando su parete video sperimentali.

Tutte le opere e le performances rimandano agli argomenti scottanti che hanno originato l’iniziativa in progress, che prevede nuove fasi e luoghi dove proporsi, dopo l’esordio nel novembre 2014, con la mostra delle fotografie dei soli De Felici e Gatta alla BiASA, Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte-sala della Crociera, all’interno del MiBACT, durante le celebrazioni del Centenario della Grande Guerra e prima dell’introduzione del reato di tortura nell’ordinamento italiano. “Per significare il mondo bisogna sentirsi coinvolti” diceva Henri Cartier-Bresson, e questi artisti lo sono a tal punto da palesare il loro atto di denuncia attraverso immagini, suoni, movimenti legati tra loro all’interno di una kermesse corale di forte coinvolgimento visivo ed emotivo. Perché sì, ha ragione Banksy: “Ci vuole del fegato, e anche tanto, per levarsi in piedi da perfetti sconosciuti in una democrazia occidentale e invocare cose in cui nessun altro crede, come la pace, la giustizia e la libertà.”.

Inaugurazione Sabato 24 novembre dalle ore 18:30 – 21:30

SCUDERIE ALDOBRANDINI, Piazza Guglielmo Marconi 6, Frascati

INGRESSO LIBERO

Ufficio Stampa: Francesco Caruso Litrico / e-mail: fralit@alice.it / Cell. 333 4682892

JUAN DIEGO PUERTA LOPEZ, Regista e coreografo.  Nasce a Medellín, Colombia. Attualmente vive in Italia. Studia nel suo paese teatro alla “Escuela Popular de Artes de Medellín” e danza contemporanea alla “Academia Superior de Artes de Bogotá” diretta dal maestro Alvaro Restrepo. Dal 1992 al 1994 fa parte dell’organico della compagnia Ex-Fanfarria Teatro, fondata da Jose Manuel Freidel, una delle più rappresentative del teatro d’avanguardia in Colombia, partecipa alla creazione degli spettacoli: “La visita” diretto da Victor Viviescas, “Romance del Bacán y la Maleva” diretto da Fernando Zapata Abadia. Durante il 1995 è in tournée in Colombia, Stati Uniti e Italia con lo spettacolo “Aguirre, la espiral del guerrero” diretto da Federico Restrepo.


Nel 1996 si trasferisce a Roma. Frequenta il seminario di teatro presso “L’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico” diretto da Luigi Maria Musati. Inoltre ha lavorato con altre compagnie e registi.
Dal 1999 inizia un proprio percorso di teatro-danza mettendo in scena gli spettacoli: “Onoff” (1999), “Pretexto” (2001), “Phrenetic”(2003), con questi spettacoli è stato invitato a numerosi teatri e festival nazionali e internazionali.


Nel 2005 debutta con lo spettacolo di teatro-danza “CARNE” al Festival dei Due Mondi di Spoleto, riuscendo a colpire l’immaginario sia di pubblico che di critica.

Nel 2006 dirige lo spettacolo “Storie di Ordinaria Follia” di Petr Zelenka prodotto dal Festival “Quartiere dell’Arte” in coproduzione con OUTIS e il “Centro Sperimentale di Cinematografia” diretto da Giancarlo Giannini. Sempre nello stesso anno collabora con  il Centro Sperimentale di Cinematografia, dirige lo spettacolo “Pretesti”  in  occasione dell’estate Culturale della Colombia in Italia con la collaborazione della Regione Lazio, la Provincia di Roma, la Casa delle Letterature del Comune di Roma, l’Istituto Italo Latino Americano IILA.

Nel 2007 crea le coreografie per lo spettacolo “Il Suono del Distacco” diretto da Franco Rossi e con la partecipazione di Giovanni Lindo Ferretti. Nello stesso anno dirige lo spettacolo “Matrimoni” di Bepi Vignaal “Festival Fabbrica dell’Uomo 2007” prodotto dal Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea -Outis-;

Nella stagione teatrale 2008/09  dirige lo spettacolo in prima mondiale “Il Sapore della Cenere” di Ariel Dorfman ispirato al libro di  Kerry Kennedy “Speak truth to power”con la partecipazione straordinaria in video di Piera Degli EspostiEnrico Lo Verso e Alessandro Preziosi, promosso dalla Robert F. Kennedy Foundation of Europe Onlus  in coproduzione con Khora Teatro e il Museo d’Arte Contemporanea “Luigi  Pecci” (Prato). Nello stesso 2008 dirige “ON”  il corpo ascolta la mente si spoglia, uno spettacolo performance multisensoriale con la partecipazione straordinaria di Piera Degli Esposti. In collaborazione con il Comune di Roma

Nel 2010 crea le coreografie dello spettacolo “dona Flor e i suoi due mariti” di Jorge Amado con Caterina Murino, Pietro Sermonti e Paolo Calabrese. Tournée stagione 2009/10 e 2010/11

Nel 2010 dirige lo  spettacolo “La notte poco prima della foresta” di Bernard-Marie Koltès con Claudio Santamaria, musica originale di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, prodotto da Nuovo Teatro. Tournée stagione 2009/2010 e 2010/2011

 Nel 2011 dirige lo spettacolo “Occidente Solitario” di Martin McDonagh con Claudio SantamariaFilippo NigroNicole Murgia e Massimo De Santis. Tournée stagione 2011/2012 e stagione 2012/2013

Nel 2012 dirige e realizza un video insieme al regista Andrés Arce Maldonado per la Lega del Filo D’Oro con Rosalinda Celentano e Simona Borioni

Nel 2013 dirige lo spettacolo in prima nazionale “End of the rainbow” di Peter Quilter con Monica Guerritore, in cartellone nella stagione 2013/2014. Nello stesso anno  fonda  la Compagnia Teatrale Progetto JDPL, da lui diretta, con 22 giovani attori, ha diretto per la sua compagnia  lo spettacolo “Domestica” e “City Park” di Luca De Bei

Nel 2014 Le viene dato il “Premio Internazionale Anna Magnani” come miglior regista teatrale anno 2014 durante la  71. Mostra internazionale d’arte cinematografica della Biennale di Venezia

Nel 2014 all’interno della  maratona di lettura di “Cent’anni di solitudine” di Gabriel Garcia Marquez da lui curata, dirige anche una intervista immaginaria allo stesso Garcia Marquez, interpretato da Massimo Dapporto 

Nel 2015 viene scelto tra i 100 colombiani che si sono distinti per eccellenza nel mondo e che hanno ottenuto grande notorietà  per il suo lavoro a livello internazionale, La cerimonia ha avuto luogo  nella Casa de Nariño di Bogotà , alla presenza del Presidente della Colombia premio nobel per la pace, Juan Manuel Santos, che ha conferito la prestigiosa onorificenza.

Nel 2016 dirige in prima nazionale lo spettacolo musicale “Verdi Mood’s e le Donne” tratto liberamente dalla vita e musica del maestro Giuseppe Verdi, scritto da Gianni Guardigli con Maddalena Crippa e Cinzia Tedesco per il Todi Festival. Riprende il suo spettacolo su Judy Garland “End of the rainbow” di Peter Quilter, per aprire la stagione teatrale 2016/2017 del Teatro Sistina.

Ha diretto in prima nazionale al Todi Festival 2017 lo spettacolo “Grisélidis: memorie di una prostituta” adattamento da Coraly Zahonero, dagli scritti e le interviste di Grisélidis Réal, in scena Serra Yilmaz e Stefano Cocco Cantini

Nel 2018 gli viene assegnato per il teatro il “Premio Fiuggi per lo Spettacolo-Europa alle Fonti 2018” premio dedicato al teatro, al cinema, alla musica, alla scenografia e alla danza.

JOSEPH DE FELICI vive a Frascati e lavora in Italia e all’estero.

Inizia il suo percorso artistico girando cortometraggi e scattando fotografie sperimentali e, dalla metà degli anni novanta, reportage fotografici in Marocco, Turchia, India, Nepal, Birmania, Thailandia. Dopo aver fondato, insieme a Ferdinando Gatta e ad altri fotografi,  un gruppo artistico di ricerca visiva con il quale viene invitato in numerose mostre collettive, alla fine degli anni novanta riprende a viaggiare nel sud-est asiatico, fino al 1999, quando decide di stabilirsi negli Stati Uniti lavorando come fotografo freelance a New York fino al 2002 ed esponendo in spazi underground della scena artistica  newyorkese. Esegue performance con dia-proiezioni e interazioni video, realizza video artistici proiettai in serate artistiche sperimentali. Dal 2008 ha ricominciato a viaggiare in Oriente, vivendo per lunghi periodi soprattutto nel Sud-est asiatico, continuando la sua personale ricerca fotografica, che ha dato vita al libro fotografico SOGNI D’ACQUA – Lungo il Mekong ed oltre (testo critico di B. Martusciello), che la casa editrice Electa pubblica a dicembre 2014 e che è motivo di convegni e di una mostra itinerante in spazi pubblici durante il 2015.

Attualmente sta lavorando alla realizzazione di un nuovo libro, sempre per l’Electa dal titolo SEGRETI, un libro sul Nord Africa.  

FERDINANDO GATTA (Marino, RM nel 1965) lavora dal 1985 nel campo della Fotografia formandosi in camera oscura, praticando sviluppo e  stampa prima di avviare nel 1991 lo studio fotografico “Obiettivo Immagine” e dal 2009 di  “T.T.L. ass. fotografica”.

Esperto di didattica legata alla fotografia  analogica, ha esposto in Italia e all’estero.

Con il collega Joseph De Felici è impegnato nel progetto espositivo “Torture” a cura di Barbara Martusciello proposta alla BiASA – Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte, sala della Crociera, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Roma (2014).

BARBARA MARTUSCIELLO è storico e critico d’arte, curatore di mostre, organizzatrice di eventi culturali, saggista e docente. Ha collaborato con riviste di settore, con i quotidiani “Paese Sera”, “Liberazione”, con il settimanale “Liberazione della Domenica”, più saltuariamente con altri quotidiani (“Il Manifesto”, “Gli Altri”) e periodici (“Time Out” – Italia”), e scrive regolarmente di Arti visive e cultura. Ha avuto la direzione artistica di spazi privati e gallerie; ha curato centinaia di cataloghi e di mostre in spazi pubblici e privati, attività che svolge tutt’ora.  Titolare di Cattedra di Storia dell’Arte e di Storia della Fotografia in diversi Istituti Superiori, attualmente continua ad insegnare (Università del Design Istituto Quasar, Roma) ed è stata ed è divulgatrice anche attraverso Master, convegni, seminari, workshop, Talk. Tra questi, per Zetema Progetto Cultura con Roma Capitale nell’ambito di Racconti di Storia dell’Arte; per il FAI nell’ambito di Visti da Vicino; per la GNAM _ Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma nell’ambito di L’artista, L’Opera, Il Museo; per Roma Design Lab (Creatività e Rigenerazione urbana: scenari nazionali e internazionali, casi di studio – Riconoscimento 3 C. F. dall’Ordine degli Architetti di Roma).

Ha scritto alcuni libri e suoi saggi sono nei più recenti volumi: “Guerra e Architettura” di Lebbeus Wood; “Ricostruire la moda italiana” di Nicola White (entrambi di Deleyva edit.); suoi testi critici aprono i libri fotografici “Sogni d’Acqua. Lungo il Mekong e oltre | Joseph De Felici”, Electa-Mondadori ediz., 2014 e “Finding Homer. Eva Tomei”, PostCart 2015.

Ha ideato e curato la prima edizione del Concorso e della Residenza fotografica in Murgia nell’ambito di MurgiAMO con Rotarian Gourmet Cultura e ha collaborato con Roma Design Lab, piattaforma tra istituzioni e privati dedicata al Design, all’Architettura, alla Creatività e alla rigenerazione urbana.

Collabora con Rotarian Gourmet-Italian Renaissance _ www.rotariangourmet.eu – rotariangourmet.it, webmagazine e piattaforma Culturale e del Gusto; con MyWhere _ www.mywhere.it, webmagazine e piattaforma del fashion, del Gusto e  culturale. È cofondatrice e Caporedattore del webmagazine “art a part of cult(ure)” _ www.artapartofculture.net per cui cura anche le attività didattiche e culturali all’interno di artapartEvents.

E’ membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano ed è incaricata dall’Arazzeria di penne (Pescara) di seguire per l’istituzione una serie di progetti artictici e di valorizzazione della struttura.

NOEMI COLITTI è musicista, docente e psicologa. Nata a Polla (Sa) il 13/05/1979, inizia a studiare pianoforte all’età di cinque anni. Consegue poi gli successivamente gli studi in pianoforte presso il conservatorio di Musica G.Martucci (Sa). Contemporaneamente allo studio di brani classici per pianoforte, intraprende, negli stessi anni, lo studio della fisarmonica come secondo strumento, dedicandosi principalmente al repertorio francese. Dopo 13 anni di studio di repertorio classico per pianoforte, si dedica all’approfondimento dell’utilizzo delle tastiere nella musica contemporanea, interessandosi all’utilizzo e alla programmazione di sintetizzatori. Inizia così, un’attività concertistica in Italia e all’estero, legata all’utilizzo dello strumento in ambito pop/rock collaborando con varie band.

Contemporaneamente si laurea in psicologia, ponendo attenzione alla psicologia sociale e di gruppo e alle varie applicazioni in ambito musicale della disciplina.

Nell’interessarsi alla musica elettronica, approfondisce lo studio del theremin. Si specializza diventando una delle talentuose musiciste di questo strumento. Tale competenza la porta anche ad allestire uno spettacolo di grandi riscontri di pubblico e di critica: “Passaggi” con la ballerina T. Cesarini, per il quale crea e arrangia brani originali per tastiera, fisarmonica e theremin, è in più tappe in scena in teatri nazionali.

Molte le partecipazioni a eventi e festivaleuropei tra i quali: nel 2012 Dark Bombastic vening IV (AlbaIulia,Transilvania); nel 2008 Menuo Joudaragis (Lituania); nel 2007 Gorgon Fest(Bulgaria); nel 2006 Theater-Fabrik-Sachse, Lipsia (Germania).

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“FUORI C’È UN MONDO”

Esce nelle sale cinematografiche il 14 settembre “Fuori c’è un mondo”, opera terza del regista Giovanni Galletta che ha vinto il premio come miglior opera drammatica al 50esimo Houston International Film Festival, e nell’Aprile del 2017 è stato riconosciuto miglior film al London International Film Festival. Il lungometraggio, interpretato da Emanuele Bosi, Giulia Anchisi, Bruno Crucitti, Alberto Tordi, Silvia Quondam, Gianna Paola Scaffidi, Ines Nobili, Lucia Batassa, è al momento finalista in altri festival nazionali ed internazionali. Si tratta di un film avvincente che, tra colpi di scena, momenti di introspezione, di drammaticità condita da sentimenti profondi prende per mano lo spettatore e lo porta ad analizzare il senso della vita. Suspense, amore e intrighi, non manca proprio nulla. In un turbinio di emozioni e di storie avvincenti che si intersecano e si separano drammaticamente il film propone alcune delle sfaccettature di una realtà di ogni giorno che scivola sotto gli occhi di tutti ma che nessuno vede o vuole vedere dando vita ad una storia unica e avvincente ma soprattutto di grande umanità vista con gli occhi di un uomo, di un regista dall’animo sensibile, che ha saputo cogliere e rappresentare il senso della vita. Come afferma lo stesso Giovanni Galletta: Fuori c’è un mondo” è inevitabilmente una “guida” molto sentita di quella che è la mia visione attuale della vita, e spero lasci aperte domande, interpretazioni ed esami di coscienza, nei confronti dei personaggi in cui lo spettatore potrà rivedersi.

 

 

“FUORI C’È UN MONDO”

SCHEDA TECNICA

 

Regia: Giovanni Galletta Anno di produzione: 2016 Durata: 105’ Tipologia: lungometraggio Genere: Drammatico Paese: Italia Produzione: Poker Entertainment Camera: RED Formato di proiezione: DCP, colori Titolo originale: Fuori c’è un mondo Attori: Emanuele Bosi, Giulia Anchisi, Bruno Crucitti, Alberto Tordi, Silvia Quondam, Gianna Paola Scaffidi, Ines Nobili, Lucia Batassa Sceneggiatura: Giovanni Galletta Musiche originali: Cris Ciampoli, Mauro Paoluzzi Montaggio: Stefano Tammaro Costumi: Piero Risani Scenografia: Flavia Storelli Fotografia: Simone Zampagni Suono: Gianfranco Tortora Color correction: Andrea D’Emilio, Nino Tonnarini Trucco: Stefania Piovesan Montaggio del suono: Andrea D’Emilio

Gabriele è un giovane scrittore che nonostante il successo e la sicurezza economica che gli deriva dal ristorante di cui è proprietario, so­ffre di una grave forma di depressione. Mentre corre sul lungotevere, Gabriele perde i sensi a causa di un calo di zuccheri, e viene soccorso da Lorenzo, un uomo senza fissa dimora che vive sotto un ponte. Il giovane rimane particolarmente colpito dal clochard perché l’uomo possiede un quadro piuttosto raro che è identico ad uno che sua madre ha perduto quando lui era bambino. Gabriele insiste per ricambiare l’aiuto prestatogli da Lorenzo e il clochard, di fronte all’insistenza del ragazzo finisce per accettare e chiede a Gabriele se gli è possibile assumere sua figlia Valentina nel ristorante di cui è proprietario. Gabriele da subito si trova attratto dai modi dolci e gentili della ragazza e tra i due non tarda a nascere un’intesa basata sulle insolite coincidenze che li accomunano. Valentina è ospitata in una canonica della chiesa dove lavora Don Daniele. La ragazza divide la piccola stanza con Arianna, una prostituta che il sacerdote ha tolto dalla strada e con cui ha una relazione. Gli inaspettati eventi che seguiranno, in particolare quelli legati alla drastica e pericolosa decisione presa da Lorenzo al fine di risolvere la precarietà della sua vita e di quella di sua figlia, cambieranno alla radice le vite di ognuno dei personaggi.

Note di regia:

“Fuori c’è un mondo” è un film sul senso e sul mistero della vita, sulla ricerca della felicità. Il film vuole cercare di rispondere a quesiti esistenziali e spirituali da sempre fondamentali e perlopiù irrisolti: “E’ il caso o il destino che regola le nostre vite? E soprattutto: “Vale davvero la pena vivere e rischiare sino in fondo?” “Fuori c’è un mondo” è inevitabilmente una “guida” molto sentita di quella che è la mia visione attuale della vita, e spero lasci aperte domande, interpretazioni ed esami di coscienza, nei confronti dei personaggi in cui lo spettatore potrà rivedersi. Il film è anche un profondo grido di allarme nei confronti di una società talmente omologata che ha perso non solo il gusto del bello ma anche della partecipazione all’altro e poi addirittura all’”io”, tanto che si preoccupa molto più di puntare il dito piuttosto che di provare a guardare, e magari ammirare, in modo lucido ed umano. La capacità di sorprendersi dell’uomo medio è di conseguenza divenuta una dote in via d’estinzione. “Fuori c’è un mondo” rimane a priori un inno alla vita molto sentito.

Alberto De Venezia

distributore Ipnotica Distribuzioni

Antonio Carloni

direttore commerciale Ipnotica Distribuzioni

Ufficio Stampa

Francesco Caruso Litrico fralit@alice.it

 

GIOVANNI GALLETTA – BIOGRAFIA

Giovanni Galletta è nato a Modena e ha studiato cinema al Dams di Bologna. Ha esordito dirigendo mediometraggi di fiction tra i quali “Una prova”, “Il primo pensiero” “La vita continua”, che hanno vinto più di 30 premi nei Festival cinematografici tra i quali il Premio Excelsior 2000 come migliore mediometraggio italiano e una menzione al festival internazionale di Salerno . Il regista ha anche scritto il romanzo “Un senso originale” pubblicato da Robin Edizioni nel 2007. Il suo primo lungometraggio è “Dopo quella notte”, uscito nei cinema il 9 Luglio 2010. Il film è stato proiettato anche in diverse rassegne e distribuito da Netflix. “Il mistero di Laura” è il suo secondo film, uscito nei cinema il 31 Agosto 2012; il lungometraggio è stato accolto da lusinghiere recensioni e proiettato in diverse rassegne. “Fuori c’è un mondo” è il terzo film di Giovanni Galletta. Il film ha vinto il premio come miglior opera drammatica al 50esimo Houston International Film Festival, e nell’ Aprile del 2017 è stato riconosciuto miglior film al London International Film Festival. Il lungometraggio è al momento finalista in altri festival nazionali ed internazionali.

Filmografia:

“Pedine” – 1996 – Lungometraggio sperimentale

“Qualcosa dal nulla” – 1998 – Cortometraggio

“Una prova” – 1999 – Mediometraggio

“Il mistero del museo” – 1999 – Mediometraggio

“Il primo pensiero” – 2000 – Mediometraggio

“La vita continua” – 2002- Mediometraggio

“Dopo quella notte” – 2010 – Lungometraggio

“Il mistero di Laura” – 2012 – Lungometraggio

“Fuori c’è un mondo” – 2017 – Lungometraggio

 

 

 

 

 

Ad Ostia è di scena la bellezza con il più bello d’Italia & la ragazza protagonista 2017

La MoveArt presenta la prima tappa della Selezione Regionale

Il + Bello d’Italia & Ragazza Protagonista 2017

Venerdì 04 Agosto, ore 20:00 presso il Ristorante Terrazza Nervi al Kursaal di Ostia una serata di moda, performance e spettacolo farà da cornice al concorso di bellezza valido per l’accesso diretto alla Finale Nazionale del prossimo Dicembre

ROMA – Una suggestiva cornice, unica nel suo genere, che ha fatto la storia del lungomare di Ostia negli Anni Sessanta e Settanta all’apice della Dolce Vita. Sarà il glamour del Ristorante Nervi al Kursaal con la sua incantevole Terrazza fronte mare ad ospitare, Venerdì 04 Agosto alle ore 20.00, la prima tappa delle Selezioni Regionali del concorso Il + Bello d’Italia & Ragazza Protagonista 2017 organizzato dalla MoveArt di Raoul Morandi, Agente per il Lazio dei due concorsi. In palio per il vincitore l’accesso diretto alla Finale Nazionale del prossimo Dicembre.

Una grande serata-evento presentata dalla cantautrice italiana Star Elaiza, direttore artistico delle selezioni. La serata inizierà alla 20.00 con la cena Royal Buffet sulla splendida Terrazza fronte mare: un menu appositamente preparato dagli Chef del Ristorante Nervi al Kursaal in abbinamento ad una lista di drink studiati per questa occasione. Alle 21.30 spazio al concorso di bellezza introdotto da un Red Carpet. Uno spettacolo il cui focus saranno le due sfilate – una in costume da bagno, una in abiti da sera – intervallate da momenti di performance di canto, danza, prova conduzione, ect da parte degli stessi ragazzi usciti dai casting effettuati nel il mese di Luglio. Ospiti della serata Patrick, il Rapper romano emergente che presenterà in esclusiva il suo nuovo singolo dal titolo “Sognando L.A.” e la giovanissima cantante Silvia Taccini, vincitrice di molti concorsi regionali e nazionali

Nato negli anni ’80 da un’idea di Carlo Mighetti insieme alla Direttrice Donatella Gandolfo, il concorso nazionale Il + Bello d’Italia ha portato al successo numerosi personaggi come Gabriel Garko, Massimiliano Morra, Beppe Convertini, Giorgio Mastrota, e tanti altri nomi del mondo dello spettacolo. Nel Lazio è la MoveArt a dare ogni anno la possibilità a moltissimi giovani di farsi notare attraverso questa manifestazione che nel 2016 ha visto vincere Manuel Di Bernardo.

A giudicare i candidati, una giuria tecnica composta da esperti nei settori del giornalismo, della moda, della bellezza e della comunicazione: la Giornalista Rai Antonietta di Vizia, l’Agente di spettacolo e Casting Director Angela Colapietro, l’attore e modello Vincenzo Iantorno, il Consulente moda del brand Carlo Pignatelli Massimo Iaccarini, lo Chef televisivo Renato Bernardi, la showgirl conduttrice televisiva e presentatrice del concorso The Look of the Year Cristina Roncalli, il conduttore televisivo di CanaleDieci Carlo Senes, la Fashion Blogger Elenia Scarsella, la Modella e Organizzatrice di eventi Eleonora Eutizi, la Beauty Expert Roberta Calciati. Tra gli ospiti che interverranno alla serata, la Fashion Designer Eleonora Altamore ed il Press Agent Francesco Caruso Litrico.

UFFICIO STAMPA&COMUNICAZIONE

FRANCESCA NANNI