OrvietoJazzPortrait per i 25 anni di Umbria Jazz Winter

COMUNICATO STAMPA

Mostra fotografica OrvietoJazzPortrait per i 25 anni di Umbria Jazz Winter – Orvieto, Palazzo dei Sette 16 Dicembre 2017 / 28 Gennaio2018
Inaugurazione Sabato 16 dicembre alle ore 18,30

(ON/AF) – ORVIETO – 14.12.17 – OrvietoJazzPortrait è il titolo della mostra fotografica che il Comune di Orvieto / Assessorato alla Cultura dedica alla 25^ edizione di Umbria Jazz Winter. L’evento è patrocinato da Regione Umbria, Fondazione di partecipazione Umbria Jazz e TEMA.

Un racconto in immagini – 24 pannelli di 250×125 cm – dalla prima edizione ad oggi, attraverso gli scatti di sette fotografi professionisti: Massimo Achilli (curatore del progetto), Giancarlo Belfiore, Riccardo Bianchi, Riccardo Crimi, Marco Nicolini, Pino Ninfa e Pio Scoppola che hanno immortalato protagonisti, concerti, ed interpretato atmosfere ed ambientazioni che hanno reso famosa nel mondo l’edizione invernale di Umbria Jazz nella Città di Orvieto.

La mostra sarà inaugurata, Sabato 16 dicembre alle ore 18,30 al primo piano del Palazzo dei Sette presso lo Spazio Sette, special guest il sassofonista Filippo Bianchini.

Ad arricchire l’allestimento ci sarà anche una selezione di video storici di UJ e UJW curata da Diego Torroni dal titolo “Umbria Jazz Stories” e la proiezione del video “Orvieto una città all’infinito”  a cura di Massimo Achilli e Guido Barlozzetti, musiche originali di Enzo Pietropaoli.

La mostra resterà aperta fino al 28 Gennaio 2018 – ingresso libero.

In occasione dell’evento di apertura sono state realizzate alcune “special edition” celebrative del 25° anniversario di UJW a cura di: Orogami, Too Italy, Studio d’Arte Marino Moretti, Bottega Michelangeli e Caffè Montanucci.
Collaborano, inoltre, l’Istituto Professionale Alberghiero di Orvieto e le aziende: Casa Parrina Soc. Agricola, Sartago Soc. Agricola, Fattoria La Goccia, Azienda Agricola Arnaldo Rutili, Janas Azienda agricola biologica, Fattori Mafalda, Cantine Scambia, Azienda agricola Danilo Basili, Fattoria Il Secondo Altopiano, Casa Vespina.

Per la Festa della Madonna Assunta Patrona di Orvieto, scambio culturale fra le città di Orvieto e Osimo

COMUNICATO STAMPA

 

  • Quest’anno la città marchigiana dedica al Duomo di Orvieto il tradizionale “Covo”, l’architettura di spighe di grano di Campocavallo che parteciperà alla solennità della Madonna Assunta

  • Dal 13 al 15 agosto nella Chiesa di San Giacomo in piazza Duomo esposizione del modello in scala della Cattedrale e Mostra Fotografica

(ON/AF) – ORVIETO – 03.08.17 – Il Duomo di Orvieto come le basiliche di: Lourdes, Fatima, Czestochowa, Santiago de Compostela e molti altri luoghi simbolo della cristianità nel mondo, realizzati con le spighe del grano.

E’ l’omaggio che quest’anno il Comitato della Festa del “Covo” della frazione di Campocavallo di Osimo (Ancona) dedica alla Cattedrale gotica di Orvieto.

Una vera e propria architettura in scala fatta di spighe di grano che, come le altre opere d’arte realizzate, troverà poi posto nell’apposito museo a Campocavallo.

In occasione della Festa della Madonna Assunta in Cielo, Patrona della Città di Orvieto e titolare della Cattedrale, la sera del 14 Agosto prossimo, il modello raffigurante il Duomo parteciperà alla solennità religiosa che culmina nella processione con il trasporto della statua barocca della Madonna dalla Chiesa di Sant’Andrea al Duomo.

L’iniziativa è legata alla festa del Covo (in dialetto osimano la festa del Cóo), l’evento a sfondo religioso che ogni anno, dal 1939 si rinnova ad Osimo nella prima domenica di agosto, evento inserito all’interno del Grand Tour delle Marche 2017, promosso da Tipicità e da ANCI Marche.

Una festa molto sentita espressione della cultura contadina che caratterizza tutto il territorio comunale di Osimo e dei comuni vicini. Ogni anno, centinaia di parrocchiani del Santuario Beata Vergine Addolorata di Campocavallo, tutti rigorosamente volontari e organizzati in un apposito Comitato, partecipano alla realizzazione del covo dedicandolo a luoghi di culto (chiese, santuari) che, a livello internazionale, sono simbolo della cristianità.

La costruzione del Covo viene eseguita con diverse varietà di grano duro e grano tenero, in particolare viene usata la varietà “frassinetto” della quale viene utilizzata solamente la paglia e non la spiga (la lavorazione del Covo va da febbraio ad agosto e per realizzarlo vengono impiegate fino a 3 milioni di spighe di grano).

Nel corso degli anni la festa si è evoluta nei contenuti ed ha acquisito importanza, tanto che in alcune occasioni le opere che raffigurano famosi luoghi di culto sono state portate in pellegrinaggio al santuario o alla chiesa rappresentata, in Italia o all’estero (nel 2009, ad esempio, il covo che riproduceva un importante centro della Chiesa ortodossa quale la Cattedrale di San Basilio, venne esposto nella Piazza Rossa a Mosca).

La festa dura alcuni giorni, durante i quali ogni sera si susseguono eventi musicali, teatrali, artistici e gastronomici; la festa culmina la prima domenica di agosto con la processione religiosa del “covo”, che si snoda per le vie di Campocavallo all’ombra del Santuario della Beata Vergine Addolorata, alla quale esso è consacrato.

Quest’anno le celebrazioni si svolgeranno in due momenti essenziali ad Osimo e ad Orvieto secondo il seguente programma:

  • Domenica 6 agosto a Campocavallo di Osimo (An)

  • ore 11 – nel Santuario della Beata Vergine Addolorata si terrà la funzione religiosa solenne di ringraziamento officiata dall’Arcivescovo di Ancona-Osimo, Cardinale Edoardo Menichelli che concelebrerà con Monsignor Benedetto Tuzia, Vescovo di Orvieto–Todi,  simbolicamente gemellati per l’edizione. Interverranno il Sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani, l’Assessore alla Cultura, Alessandra Cannistrà ed il Sindaco di Fabro, Maurizio Terzino.

  • ore 18per le vie cittadine di Campocavallo sfilano i Covi delle edizioni precedenti ed il Covo a cui è dedicata la Festa dell’anno, quest’anno il Duomo di Orvieto. La processione si conclude sul sagrato del Santuario con un atto devozionale ed i discorsi celebrativi delle autorità religiose e civili. La 78^ edizione della Festa del Covo prosegue fino a tarda notte con musiche, spettacoli ed intrattenimenti culinari e con la partecipazione del gruppo folkloristico del “Cantamaggio Fabrese” espressione del territorio orvietano ospite per l’occasione.

  • Da Domenica 13 agosto, il Covo, portato ed accompagnato da una folta delegazione di Campocavallo, sarà ad Orvieto e a partire dalle ore 11,00 verrà esposto in piazza Duomo

  • Alle ore 18,00 presso la Chiesa di San Giacomo sempre in Piazza Duomo, sarà inaugurata la mostra fotografica dedicata alla “Festa del Covo” e ai lavori realizzati dai maestri che piegano le spighe di grano trasformandole  in  capolavori di grande valenza religiosa ed artistica, come la Cattedrale di Orvieto. La mostra resterà aperta fino al 15 agosto

  • Seguirà, una degustazione di pani e prodotti realizzati con farine biologiche ottenute da grani antichi con la partecipazione dall’Associazione “Maratona dell’Olio” e del Consorzio del Vino di Orvieto. La serata si completa con “Ephemeral Trio” a cura della Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole” di Orvieto

  • Lunedì 14 agosto il Covo sarà trasferito in piazza della Repubblica per poi tornare, sul percorso della processione della Madonna Assunta, in Piazza Duomo dove rimarrà nuovamente esposto fino al giorno 15.

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Il Comune di Orvieto ha aderito con grande riconoscimento alla proposta di scambio culturale con la Città di Osimo per l’importanza della tradizione della Fesa del Covo che esalta la comune identità agricola dei due territori – dichiara l’Assessore alla Cultura, Alessandra Cannistrà che aggiunge: “L’intento è quello di riscoprire e valorizzare la Festa della Madonna Assunta, festa antica e ancora profondamente sentita e vissuta dagli orvietani. La partecipazione della Scuola Comunale di Musica, della Banda Città di Orvieto e di tante associazioni culturali e anche di realtà produttive contribuiscono senz’altro a rinnovare questo intenso legame storico con la tradizione e con l’identità del luogo”.

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Come si è evoluta nel tempo la “Festa del Covo”

La prima edizione della Festa del Covo si tenne a Campocavallo domenica 13 agosto 1939. Da allora, salvo una breve interruzione dovuta al II conflitto mondiale, la Festa si è tenuta sempre regolarmente la prima domenica del mese di agosto. Molti sono stati i soggetti scelti dal Comitato per le diverse edizioni. Fino al 1980 sono stati preferiti i simboli della fede (Corona, il Cuore dei Sette Dolori, ecc…), originali ma piuttosto semplici nella riproduzione.

Con l’istituzione dei “gemellaggi” e l’apertura ad una dimensione nazionale ed internazionale della Festa, avvenuta a partire dal 1981, i soggetti prescelti sono divenuti nel tempo sempre più importanti e le realizzazioni più eleganti e imponenti.

Dal 1981 ad oggi l’Albo d’Oro è costituito dai “Covi” riproducesti i seguenti luoghi di culto:

1981 – Santuario di Madonna dè Miracoli di Casalbordino (Ch)

1982 – Chiesetta del Prodigio di Campocavallo

1983 – Santuario di Monte Senario in Vaglia (Fi)

1984 – Chiesa del Crocefisso di Numana

1985 – Basilica di S. Maria degli Angeli di Assisi (Pg)

1986 – Eucarestia

1987 – Duomo di Osimo (Cattedrale di S. Leopardo)

1988 – Basilica Santa Casa di Loreto

1989 – I simboli dell’Eucarestia e della Pace

1990 – I doni del Signore

1991 – Duomo di Ancona (Cattedrale di San Ciriaco)

1992 – Tempietto della B.V. Addolorata di Campocavallo

1993 – Basilica Sacro Convento in Assisi (Pg)

1994 – Basilica Nostra Signora di Lujan (Buenos Aires – Argentina)

1995 – Omaggio devozionale alla Beata Vergine Addolorata di Campocavallo

1996 – Santuario della Madre di Dio di Jasna Gora in Czestochowa (Polonia)

1997 – Basilica di S. Antonio di Padova

1998 – Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso (IS).

1999 – Il Beato Padre Pio da Pietrelcina benedicente la nuova basilica di S. Giovanni Rotondo

2000 – Basilica della Natività Betlemme (Palestina)

2001 – Santuario della Nostra Signora di Fatima (Portogallo)

2002 – Basilica Patriarcale di San Marco a Venezia, in omaggio al Beato Papa Giovanni XXIII

2003 – Omaggio a S. Giuseppe da Copertino nel IV Centenario della nascita

2004 – Santuario Nostra Signora di Lourdes (Francia)

2005 – Santuario della Madonna del Divino Amore di Roma

2006 – Basilica di S. Antonio di Padova (riproposizione)

2007 – Cattedrale di Santiago de Compostela (Spagna)

2008 – Madonna delle Grazie di Altötting (Germania)

2009 – Cattedrale Pokrovskiy, (“Manto della Madonna”), meglio nota come Cattedrale di San Basilio di Mosca (Russia)

2010 – Santuario della Madonna del Rosario di Pompei

2011 – L’Eucarestia (con la riproduzione del baldacchino del Bernini in San Pietro)

2012 – Cattedrale di Santa Maria Assunta di Rieti

2013 – Basilica del Sacro Cuore di Parigi (Francia)

2014 – Basilica Papale di San Pietro in Vaticano

2015 – Chiesa di Maria Regina della Pace di Medjugorje (Bosnia-Erzegovina)

2016 – Chiesa di Santa Sofia di Sofia (Bulgaria)

2017 – Duomo di Orvieto

Destionation Wedding: Orvieto”, il settore del wedding si conferma mercato dell’eccellenza italiana.

 

Grande successo per “Destination Wedding: Orvieto”, l’evento della cittadina umbra che si è svolto nella chiesa sconsacrata di San Giacomo in piazza Duomo.Una kermesse che ha visto protagonisti professionisti del settore, tutti made in Italy, con le loro creazioni prettamente dedicate al progetto itinerante “Destination wedding”, coordinati dalla Wedding Planner Maria Rosa Borsetti. Alla Project Manager Antonella Evangelisti è stata delegata  la progettazione del wedding garden, una vera installazione da sogno, che si è espressa nel tavolo sensoriale, mentre la promozione e la conduzione dell’evento è stata affidata alla PR Iolanda Pomposelli.

Danhera Italy ha creato appositamente per questo progetto l’essenza “Pretiosa” dedicata a tutti gli sposi 2017: una fragranza d’ingredienti in cui si fondono i Fiori d’Arancio e una rara Orchidea Reale, avvolti da elementi di profondità di legni nobili.

Alice Pi, per vestire le damigelle più piccine, ha realizzato una collezione di abiti “Sweet Dreams” disegnati esclusivamente per “Destination Wedding” e che tuttavia saranno il must della collezione 2018.

L’attuale donna italiana non sempre indossa una taglia 40, ad un occhio  attento non poteva sfuggire il “mondo curvy”. Per questa occasione, l’abito da sposa per le over 46, è stato indossato dalla contessa Emilia Paglicci Reattelli.

Importante il connubio arte -natura per il famoso stilista italiano “eco designer” Tiziano Guardini che, con quattro delle sue splendide creazioni eco collection, ha omaggiato la kermesse di “Destination wedding: Orvieto”.

Per un banchetto nuziale perfetto, molto curato sarà  il tavolo che accoglie sposi ed anche quello dei loro ospiti: la soluzione di tendenza è l’Imperiale, in cui il bellissimo effetto scenografico, per l’allestimento della tavola nella kermesse di Orvieto Destination wedding, è stato reso dall’estro di Vola Service e dalle composizioni floreali di Ikebana Fiori Orvieto.

Ovviamente non si corona un sogno d’amore senza musica: le soavi voci dei Cherries on a swing set, i cinque talentuosi giovani che hanno intonato a cappella un vasto repertorio per diventare colonna sonora dell’intero evento.

Madrina della serata Manuela Maccaroni, Giudice di Verdetto Finale (Rai 1 ).

Un grande numero di visitatori, moltissimi dei quali stranieri, si sono avvicendati in questa giornata per scoprire il must delle nuove tendenze e molte le future coppie che hanno voluto partecipare per approfondire meglio la conoscenza della figura del wedding planner, affinchè li segua, li consigli, li aiuti a gestire e organizzare il loro matrimonio.

Non solo business, dunque, ma un modo di promuovere l’eccellenza artigiana, culturale ed enogastronomica italiana in tutto il mondo. E l’Umbria nel settore del wedding, secondo una ricerca di JFC Tourism e Management, si rivela una destinazione emergente. Per il wedding tourism, l’Italia è meta ambita soprattutto da sposi internazionali: su 44 milioni di turisti che ogni anno visitano l’Italia, 352.000, circa l’8%, lo fanno per sposarsi, festeggiare anniversari o per viaggi di nozze.

“Destination Wedding: Orvieto”, prima di una serie di kermesse all’interno di un progetto itinerante che toccherà molti altri luoghi del nostro Paese, conferma l’abilità tutta italiana di attrarre, incantare e accogliere persone da tutto il mondo persino per dire il sì più importante di tutta la vita

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avv. Manuela Maccaroni

evangelisiti-pomposelli-borsettiEvangelisti , Pomposelli e Borsetti

 

 

 

 

Destination Wedding: Orvieto città per gli sposi”

COMUNICATO STAMPA by Comune di Orvieto

Ha l’obiettivo di promuovere il territorio orvietano e la Città di Orvieto – anche sui portali italiani ed esteri – come location ideale per celebrare i matrimoni. E’ l’evento “Destination Wedding: Orvieto città per gli sposi” organizzato dalla wedding planner and events manager Maria Rosa Borsetti e patrocinato dal Comune di Orvieto, in programma Sabato 22 ottobre 2016 alle ore 16:00 nella ex chiesa di San Giacomo in Piazza Duomo.Un’originale location dove, per un giorno, verrà allestito un ideale set per i futuri sposi che dall’Italia e dall’estero vogliono coronare il loro sogno d’amore in questo territorio, e in una scenografia d’eccezione che renderà ancor più speciale il fatidico giorno del “Sì”.“Destination Wedding: Orvieto”, è l’evento pilota di un progetto più ampio che fa del suo punto focale il mercato del wedding e del Made in Italy.Il primo di una serie d’appuntamenti itineranti che parte dal Centro Italia e dalla città di Orvieto, le cui radici nella cultura medievale diventano simbolo e testimonianza delle tradizioni e di quel patrimonio artistico e unico che l’Italia stessa detiene.Un pomeriggio per raccontare e assaporare con la pienezza dei cinque sensi, emozioni e sensazioni di quell’atmosfera, quasi fiabesca, che si crea quando l’amore corona il suo sogno. Un sogno che emana le luci e i colori dell’installazione posta al centro della Chiesa e s’inebria di profumi: l’odore acre del muschio si mescola a fragranze dolci per incontrare quello deciso della mandorla. Dove la tavola stessa è “senso”, luogo di gusto e spazio armonico per le creazioni di flower designers, cake makers, mastri profumieri e pasticceri, artigiani e ricamatrici.In un percorso graduale gli ospiti che parteciperanno a questo primo appuntamento di “Destination Wedding”, scopriranno come sollecitare tutti i cinque sensi: assaggiare quel che “vista” invita, toccare materiali che ritrovano le loro origini nelle tradizioni tramandate, farsi sorprendere da voci soavi e dalle note degli strumenti a corda.E per chi sceglie di essere “a piedi nudi nel parco”, il contatto diretto con l’erba completerà quest’esperienza sensoriale già arricchita dalle essenze ricercate e selezionate di Danhera. Questo brand ha creato appositamente per il progetto “Destination Wedding” la fragranza in limited edition “Pretiosa”, in una composizione elegante e di grande intensità: il cuore delle note in cui si fondono Fiori D’Arancio e una rara Orchidea Reale, sono stati avvolti con elementi di profondità di legni nobili.Anche il famoso brand Alice Pi, azienda specializzata in abbigliamento per bambine e ragazze, ha voluto per questa occasione disegnare e creare degli abiti da damigella in esclusiva per questo progetto. Mentre dalle timide nicchie della Chiesa emergono i lavori frutto delle sapienti mani artigiane capaci di creare scarpe e abiti su misura, si erige a quinta dell’intera istallazione un quadro vivente di modelli di abiti da sposi, haute couture e modelli evocativi nati dal talentuoso e sartoriale estro dell’Eco Designer Tiziano Guardini, che si muovono su accennate passerelle per fondersi a ciò che questa terra d’Umbria sa produrre. Così dalle vie che dal Duomo si snodano per il centro storico, l’intera città con la sua arte, le vetrine, i profumi, i prodotti tipici, partecipa tutta, per rendere ancora più speciale quel Dì di festa del Un momento unico che ferma e fissa il tempo, un tempo che oggi non può prescindere da Internet, e dove la favola porta anche la firma dell’ironica blogger di “sentimenti” Tiziana Ragni, alias Meri Pop. Perché se è vero che “Cenerentola cerca marito”, in questa ricerca è lei che ha ben chiaro cosa vuole, come lo vuole e perché lo vuole. E se come sulle note di una vecchia canzone: “Oggi si avvera il sogno e siamo sposi”, il progetto Destination Wedding avvera e diventa mood di un’esposizione dinamica capace di ricomporre l’antico con il nuovo.Madrina d’eccezione della serata, con partecipazione gratuita, sarà Manuela Maccaroni, Giudice di Verdetto Finale – Rai 1- che indosserà uno splendido abito dello stilista Cesare Guidetti.

Seguire l’evento su Facebook: Orvieto Destination Wedding – Twitter: @OrvietoW

Info e contatti: Maria Rosa Borsetti – Tel. 324.6221755

www.mariarosaborsetti.com

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Il legame tra Orvieto e il Wedding è già un solido matrimonio!

Per le sue bellezze storiche e architettoniche, infatti, da molti anni la Città di Orvieto fa da scenario alle nozze di coppie sposi italiane e straniere che scelgono di sposarsi sia con il rito religioso che con il rito civile.Un trend che è in crescita tanto che, per quanto attiene le sole cerimonie civili, il Comune di Orvieto ha gradualmente ampliato l’offerta delle location pubbliche da mettere a disposizione, passando dalla Sala del Consiglio al piano nobile del Palazzo Comunale, alla Sala del Governatore presso il Palazzo dei Sette, al Teatro Mancinelli, al Parco delle Grotte sotterranee, alla Sala dei Quattrocento del Palazzo del Popolo, fino al Chiostro di San Francesco; spazi a cui recentemente si sono aggiunte le disponibilità della struttura e del giardino della Nuova Biblioteca Comunale “Luigi Fumi” che ha sede proprio nell’antico complesso conventuale, oggi completamente riqualificato e situato a pochi passi da piazza Duomo.Solo nel 2015 ad Orvieto sono stati celebrati 97 matrimoni con il rito civile fra cittadini stranieri, cittadini comunitari e “misti” (cioè fra cittadini italiani e stranieri o comunitari) che saranno molti di più nel 2016 visto che alla data del 6 ottobre scorso, l’Ufficio di Stato Civile del Comune ne ha già contati 116.Di qui l’attenzione delle realtà commerciali, imprenditoriali e istituzionali a questo segmento di mercato che crea indotto e nuovi flussi turistici.